Di seguito il nostro comunicato sulla situazione dei lavoratori "fragili" o "ex fragili" dell'Istat, dopo gli ultimi comunicati pubblicati sulla Intranet.
Istat: l’amministrazione e i fragili
I colleghi che hanno seri problemi di salute, e che per questo hanno (avuto) diritto a una deroga ai rientri in sede per lavorare nel corso degli ultimi anni, sono oggetto di una serie di richieste da parte dell’amministrazione che rasentano l’accanimento, speriamo non voluto.
Dopo il nostro ultimo comunicato in merito alla procedura “speciale” per gli ex fragili, la notizia sulla Intranet che l’ha chiarita ha suscitato ovviamente molta insoddisfazione. Intanto una cosa certa: per avere una deroga totale ai rientri in ufficio... bisogna rientrare in ufficio! E’ infatti previsto che gli “ex fragili” per ottenere una proroga della deroga ai rientri debbano far protocollare e inserire in una busta chiusa la documentazione medica: a Tuscolana martedì e giovedì, a Marconi lunedì e mercoledì, a Balbo (anche per i dipendenti di viale Liegi) solo su appuntamento.
In attesa di capire se la tortuosa procedura prevista produrrà almeno un risultato concreto, ci permettiamo di segnalare che l’Istat e/o il medico competente suggeriscono in vari casi ai colleghi che ne hanno i requisiti di utilizzare il telelavoro speciale invece di accedere al lavoro agile in deroga. Ma allo stesso tempo la DCRU suggerisce a chi - telelavoratore speciale - ha ottenuto la deroga ai rientri dal medico competente, di passare al lavoro agile, rinunciando al telelavoro. Insomma una situazione ingarbugliata, che era possibile gestire semplicemente continuando come è stato fatto fino al 28 febbraio, oppure prevedendo un telelavoro speciale, e/o un lavoro agile “super-potenziato” senza rientri, e facendo scegliere tra i due al lavoratore.
È evidente che ci sono colleghi che preferiscono, per motivi personali e/o di organizzazione dell’attività lavorativa, una modalità o l’altra. L’Istat dovrebbe prenderne atto, dando la possibilità ai dipendenti di scegliere, come proponiamo da tempo, includendo tra le opzioni il lavoro da remoto.
In aggiunta, sembra che i contratti individuali già firmati dal personale in attesa dei pareri del medico competente sono da rifare da capo: non appare possibile inserire anche solo piccole modifiche (per passare da lavoro agile potenziato a lavoro agile in deroga). Questo passaggio comunque non può e non deve comportare ritardi o “buchi” nella fruizione da parte di ciascun lavoratore delle deroghe ai rientri in ufficio.
In ogni caso riteniamo necessario un documento che chiarisca al personale tutte le possibilità previste e le procedure per attivarle, che devono essere ragionevoli nei tempi e nelle modalità attuative. Non è infatti accettabile far perdere diritti e flessibilità ai lavoratori tendenzialmente più fragili dell’Istituto, a causa di lungaggini burocratiche o visite fissate con tempi incompatibili con il mantenimento delle deroghe in essere. A riguardo, chiediamo che, in attesa del completamento della procedura, sia sempre e comunque prorogata la deroga ai rientri in servizio già utilizzata da ciascun lavoratore.
FLC CGIL ISTAT, 9 aprile 2025