Art. 15: l'Istat ripartisce i posti aggiuntivi tra le aree e modifica l'articolo del bando sulle graduatorie

Venerdì 29 novembre l'Istat ha pubblicato la nuova ripartizione dei posti delle selezioni art. 15 per profilo e area, dopo l'incremento deciso dal Consiglio (+16 posti al I livello, + 20 al II). Con l'occasione è stato cambiato l'art. 7 del bando, molto contestato dalle organizzazioni sindacali. Non è quanto avevamo chiesto, ma si tratta comunque di un piccolo miglioramento, che secondo noi consente - in caso di necessità - di utilizzare ulteriormente le graduatorie, anche dopo la fine delle procedure. Di seguito il nostro comunicato.

ARTICOLO 15: RIPARTITI I POSTI AGGIUNTIVI FRA LE AREE. MODIFICATO L’ARTICOLO 7 SULLA PUBBLICAZIONE DELLE GRADUATORIE

Con una notizia comparsa sulla Intranet nel tardo pomeriggio di venerdì 29 novembre, l’Istat ha comunicato la nuova ripartizione dei posti per l’art. 15 per area concorsuale, dopo l’ulteriore incremento deciso dal Consiglio. La situazione attuale è quindi riassunta nel seguente schema:

Accogliendo parzialmente le richieste di trasparenza, rappresentate anche attraverso una diffida unitaria presentata a settembre dalla FLC CGIL insieme a FGU Ricerca, SNALS-CONFSAL Ricerca e ANIEF Ricerca, l’amministrazione ha contestualmente modificato il contestato articolo 7 dei bandi art. 15, sulla pubblicazione delle graduatorie. Non si prevede la pubblicazione integrale dell’elenco dei partecipanti con i punteggi, come chiedevamo, e si conferma la proditoria affermazione per cui “non sono previsti idonei”, ma alcuni riallineamenti vanno nel verso giusto:

1. Le commissioni formeranno e invieranno alla DCRU gli elenchi completi “in ordine alfabetico di tutti i candidati esaminati con indicazione del relativo punteggio complessivo attribuito”.
2. La DCRU “comunicherà individualmente ai candidati non vincitori” “il punteggio conseguito”.

Valuteremo con i nostri avvocati se sussistano ancora elementi di possibile tutela giudiziaria del personale dopo queste modifiche, ribadendo comunque, come abbiamo sempre precisato ai lavoratori che ci hanno chiesto un intervento di tipo legale, che ogni iniziativa potrà essere esperita in seguito alla conclusione delle procedure, essendo qualsiasi ricorso preventivo destinato ad essere respinto o (nel caso più improbabile) ad annullare l’intera procedura. In ogni caso, si potrebbero e dovrebbero verificare i costi effettivi delle singole assunzioni, una volta chiuse le selezioni, e, se si accertassero risorse non spese, utilizzare ulteriormente le graduatorie.

FLC CGIL ISTAT, 30 novembre 2024