Di seguito il comunicato unitario, scaturito dal confronto con un gruppo di lavoratori interessati e dall'inserimento nell'ultimo aggiornamento al PIAO 2024-2026 di un possibile rinvio ulteriori dei concorsi al III livello, già previsti da anni.
Alla luce delle annose necessità organizzative, delle istanze di rafforzamento dell'organico e dell’opportunità di valorizzare il personale interno, le organizzazioni sindacali sollecitano l'Istat a confermare il bando per 100 posti di III livello e, ove possibile, ad aumentarne il numero. Nell’invitare l’Amministrazione ad evitare di inserire nel PIAO ipotesi di ridefinizione dell’ordinamento ad oggi prive di fondamento e soprattutto in attesa dell’avvio per il rinnovo del CCNL, si ribadisce ancora una volta che l’espletamento del concorso in tempi rapidi è fondamentale per rispondere alle esigenze di rinnovamento e potenziamento delle competenze professionali all'interno dell'Istituto. La carenza di personale rischia infatti di compromettere la capacità dell'Istat di adempiere al proprio mandato istituzionale. Ma il concorso al III livello può e deve anche rispondere al sottoinquadramento ancora largamente presente all’Istat, nonostante l’art. 22 e i concorsi del 2018. La prolungata assenza di procedure di reclutamento ha infatti costretto numerosi colleghi ad accettare di entrare in ruolo nei profili tecnico-amministrativi, pur possedendo titoli di studio e skill professionali adeguati per il III livello. Chiediamo quindi:
- La conferma e l'attuazione tempestiva del concorso per i 100 posti di III livello, garantendo che le procedure di selezione siano avviate quanto prima.
- L'incremento del numero di posti messi a concorso, in linea con le reali necessità
operative dell'Istat, al fine di valorizzare le risorse umane e garantire un turnover adeguato.
- La valorizzazione del personale interno, attraverso una riserva (più ampia possibile) dei posti a concorso per i dipendenti già in servizio e prevedendo criteri che attribuiscano un congruo punteggio all'attività svolta all'interno dell'Istat e nel settore della Ricerca.
- L'introduzione di una clausola di salvaguardia, che garantisca un assegno ad personam in caso di eventuali perdite salariali derivanti dal nuovo inquadramento.
- La trasparenza e la partecipazione del personale e delle rappresentanze sindacali nelle fasi di pianificazione e attuazione del bando.
Riteniamo che un investimento strategico sul personale non sia solo una risposta alle attuali criticità, ma una scelta lungimirante per garantire un futuro di eccellenza per l'Istat: confidiamo quindi che si proceda senza ulteriori ritardi nella pubblicazione dei bandi al III livello, dopo una necessaria informativa alle organizzazioni sindacali. In mancanza di
risposte, metteremo in campo le necessarie iniziative per rappresentare all’amministrazione l’urgenza dell’espletamento del concorso per ricercatori e tecnologi previsto dal PIAO.