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Istat: finalmente chiuso positivamente il confronto sul lavoro a distanza

Miglioramenti significativi, poste le basi per ulteriori evoluzioni future

29/02/2024
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Ieri 28 febbraio abbiamo firmato il verbale di confronto con l'amministrazione dell'Istat. Nel comunicato unitario che segue abbiamo dato conto di tutti gli elementi di discussione: i risultati conseguiti e quelli ancora in sospeso.


LAVORO A DISTANZA: FINALMENTE RAGGIUNTO UN ACCORDO TRA AMMINISTRAZIONE E SINDACATI

Sintetizziamo i contenuti del verbale di confronto che abbiamo firmato sul lavoro a distanza, dopo un confronto durato oltre 3 mesi.

PROROGA

Fino al 30 aprile 2024 tutte le modalità del mese di febbraio sono confermate. Non occorrono nuovi accordi individuali, tranne per i neoassunti, che potranno firmare l’accordo individuale per marzo e aprile: quelli in essere sono automaticamente prorogati. Le norme particolari per telelavoratori speciali, fragili e (ex) telelavoratori sono anch’esse prorogate.

PLURIMENSILITÀ

Dal 1° maggio 2024 i giorni di lavoro agile torneranno per tutti a una gestione plurimensile (bimestrale). Un segnale generale importante di inversione di tendenza, fortemente richiesto dalle organizzazioni sindacali, non scontato e anzi escluso fino a pochi giorni fa.

LAVORO AGILE POTENZIATO

A partire da maggio (i mesi di marzo e aprile saranno utilizzati per predisporre le procedure di passaggio e firmare i nuovi accordi individuali) potranno accedere a un “lavoro agile potenziato” (12 giorni al mese, quindi 24 al bimestre) le seguenti categorie di lavoratori:

  • (dipendenti che prestano assistenza a familiari con disabilità art. 3 c. 3 della legge 104)
  • Genitori con figli fino a 12 anni di età (o per i primi 11 anni dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento)
  • Persone con patologie personali (dipendenti con invalidità tra 46 e 66%, o disabilità art. 3 c. 1 della legge 104)
  • (con domicilio fiscale distante più di 50 chilometri dalla sede di lavoro o fuori provincia)

Secondo le stime fornite al tavolo dall’amministrazione i lavoratori che presentano almeno una delle caratteristiche elencate è pari a circa 800-900 colleghe e colleghi, a fronte degli attuali telelavoratori ordinari, circa 150 colleghi.

TELELAVORO SPECIALE

Resta confermato il telelavoro speciale (circa 80 persone ad oggi), con un impegno a rivedere il regolamento, per rivedere le norme sul rientro, con l’obiettivo di eliminare l’anacronistica necessità di “recuperare” il “mancato rientro” in ufficio, o addirittura di non prevedere il rientro.

Nelle more della revisione, sarà rimosso l’obbligo di rientro, previo parere del medico competente.

GENITORI CON FIGLI <3 ANNI

È stato inserito l’impegno a utilizzare eventualmente lo strumento del telelavoro speciale, come chiesto dalle organizzazioni sindacali, per questa categoria di personale (circa 10-15 colleghi al momento potenzialmente coinvolti secondo i numeri forniti dall’amministrazione). Per questo sarà necessario un cambiamento di regolamento.

FRAGILI

La categoria dei “fragili” diventa strutturale. Sarà quindi possibile chiedere – come accaduto finora - al medico competente una valutazione rispetto alla possibilità/opportunità di derogare alla prevalenza, senza limiti prefissati nelle giornate di lavoro agile. Analoga procedura sarà possibile per motivi di salute temporanei, come i periodi di convalescenza post-operatori.

DESKSHARING

È stato inserito il seguente impegno:

“Con riferimento agli elementi di programmazione riportati nel PIAO 2024, verrà valutata la possibilità di accompagnare l’applicazione di questa modalità di organizzazione del lavoro con misure di flessibilità organizzativa aggiuntive a beneficio del personale coinvolto nell’operazione”.

COWORKING

È stato inserito, su richiesta sindacale, il seguente impegno: “Nel corso del 2024 sarà al riguardo attivata una sperimentazione”.

LAVORO DA REMOTO

Al momento sarà usato solamente dai lavoratori a turno e in caso di picchi di lavoro (es. rapporto annuale). Saranno redatte apposite linee guida, dopo un confronto sindacale.

UFFICI TERRITORIALI

È stato inserito l’impegno a uno specifico confronto sull’impatto del lavoro a distanza nelle sedi territoriali.

Come noto, avevamo chiesto molto di più di quanto contenuto in questo verbale e su alcuni aspetti non ci possiamo dire pienamente soddisfatti. Abbiamo provato fino all’ultimo a aumentare il numero di giorni per tutti e ad estendere alcune categorie (i genitori di figli almeno fino a 14 anni, i colleghi e le colleghe con più caratteristiche contemporanee, i colleghi con più di 60 anni, i pendolari calcolati sul tempo di percorrenza), ma riteniamo si tratti di un evidente passo avanti rispetto alla situazione attuale, che ci ha permesso di sottoscrivere il verbale di confronto, acquisendo contemporaneamente importanti impegni per il futuro (in particolare sugli aspetti organizzativi).

Nel testo del documento allegato al verbale di confronto – oltre ai riferimenti a desksharing e coworking già citati - sono infatti presenti le seguenti frasi:

“Nel corso del 2024 l’Istat attuerà […] ulteriori misure di carattere organizzativo e tecnologico, finalizzate a definire un contesto idoneo all’adozione di ulteriori forme di flessibilità nella conciliazione di tempi casa lavoro. Il presente accordo potrà quindi essere rivisto ed ampliato per recepire nuove eventuali misure”.

“L’accordo potrà essere rivisto ed aggiornato in presenza dell’adozione di ulteriori misure di flessibilità a seguito della sperimentazione e dell’adozione da parte dell’Istituto di innovazioni tecnologiche ed organizzative idonee a garantire una loro efficace attuazione”.

I prossimi passaggi saranno quindi certamente oggetto di monitoraggio e occorrerà continuare a stimolare l’amministrazione, come emerso chiaramente anche dagli interventi in assemblea lo scorso giovedì 22 febbraio.

Ora, chiusa questa prima impegnativa fase, ci aspettiamo la ripresa a pieno della contrattazione integrativa, con la convocazione dei relativi tavoli sul salario accessorio di IV-VIII e I-III, nonché sui benefici assistenziali e liquidazione incentivi RUP e DEC.

Va affrontata con maggiore forza rispetto al passato la questione dello scarso trattamento accessorio di ricercatori e tecnologi (l’indennità per oneri specifici è la più bassa di tutta la Ricerca!), per trovare tutte le soluzioni possibili, interne ed esterne all’Istituto.

Vanno avviate – come deciso dal Consiglio – le procedure art. 52 e 65, va convocato quanto prima il tavolo per l’art. 53, devono essere deliberati gli scorrimenti dell’art. 54 del 2023.

Il presidente Chelli aveva preso a suo tempo un impegno specifico per un confronto con i sindacati sulla definizione dei criteri del nuovo bando art. 15: anche in questo caso occorre quindi una convocazione.

FLC CGIL – FIR CISL – FGU Ricerca – SNALS-CONFSAL Ricerca – ANIEF Ricerca

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