Venerdì 2 febbraio 2024 si è svolto, come previsto, l’incontro tra le organizzazioni sindacali e l’amministrazione sulla possibile definizione di un verbale di confronto sul lavoro a distanza, a partire dall’idea di un “lavoro agile differenziato” per alcune categorie di personale.
Dopo 2 anni al tavolo è tornato, come direttore del personale, Paolo Weber.
La bozza di documento fornita dall’amministrazione prima della riunione conteneva decisivi passi avanti su alcuni punti, mentre su altri è stato necessario insistere nel corso dell’incontro.
Nel nuovo modello rimarrebbero 3 forme di lavoro a distanza:
il lavoro agile (10 giorni al mese), differenziato (con più giorni al mese) per alcune categorie di personale (partendo dalle caratteristiche del telelavoro ordinario e dagli ex lavoratori fragili)
il telelavoro speciale (che rimarrebbe esattamente come ora)
il lavoro da remoto, utilizzabile dai lavoratori a turno e in caso di attività straordinarie preventivamente autorizzate che richiedono particolari picchi di lavoro (es. rapporto annuale)
Inizialmente, a dicembre, l’amministrazione aveva proposto un lavoro agile differenziato (a 12 giorni al mese) solamente per ex fragili e genitori con figli minori di 8 anni.
I sindacati avevano controproposto di utilizzare un lavoro agile differenziato, a 14 giorni (con calcolo plurimensile), in presenza di almeno una delle seguenti caratteristiche:
genitori con figli minori di 14 anni
persone con problemi di salute (legge 104 art. 3 c. 1, disabilità tra 46 e 66%)
caregiver
pendolari (sopra 1 ora di tempo di percorrenza)
lavoratori con più di 60 anni
fragili (come definiti dal medico competente)
persone che hanno problemi di salute per un periodo limitato (convalescenza)
Avevamo inoltre chiesto di inserire un impegno per un progetto pilota di coworking nel 2024, e una discussione seria sul desk sharing, che contemplasse anche l’idea di un lavoro agile differenziato per chi è o sarà coinvolto nella sperimentazione.
Il documento predisposto dall’amministrazione prima della riunione di venerdì prevedeva un lavoro agile differenziato (a 12 giorni al mese) per i genitori con figli minori di 14 anni, persone con problemi di salute, caregiver e “fragili”, venendo quindi incontro alle nostre richieste. Mancavano, come abbiamo sottolineato durante l'incontro, risposte sui pendolari e su chi dovesse avere necessità di un lavoro agile “differenziato” per problemi di salute temporanei. Abbiamo inoltre insistito sul coworking e sul desk sharing e sottolineando che un lavoro agile differenziato può risultare utile in caso di sede disagiata provvisoriamente, come accade per esempio a Tuscolana a causa della mancanza di un punto ristoro interno.
Al momento non è prevista l’estensione del lavoro da remoto e rimane quindi un'opzione attivata solo per necessità dell’amministrazione (turni e picchi di lavoro). Torneremo in futuro a ragionare su questo punto. Peraltro, in merito ai turnisti, è stato ribadito l'impegno a confrontarsi con i sindacati su una possibile revisione dell’ordine di servizio n. 108/2022.
L’amministrazione, in seguito alla discussione, si è impegnata a riformulare il documento in tempi brevissimi con le seguenti modifiche:
la previsione di un numero maggiore di giornate al mese (14?) e il calcolo plurimensile per i “fragili”
l’introduzione di criteri legati al pendolarismo
l’introduzione di una fattispecie legata ai problemi di salute contingenti, definiti dal medico competente
l’introduzione di un paragrafo relativo al coworking.
Sul desk sharing l’amministrazione ha promesso un incontro specifico a breve. Non è invece chiaro se altre forme di “lavoro agile differenziato” (605) saranno introdotte nell’attuale documento o continueranno ad essere gestite “caso per caso”.
Valuteremo quindi insieme agli altri sindacati il documento che produrrà l’amministrazione, non appena lo riceveremo.
Dovrebbero inoltre arrivare per i prossimi giorni le convocazioni promesse per un confronto sul Piano dei fabbisogni e sul Sistema di misurazione e valutazione della performance.