Durante l'incontro di mercoledì 14 febbraio, la delegazione dell’amministrazione ha portato al tavolo una proposta sul lavoro a distanza che su un aspetto (quello dei genitori con figli piccoli) riporta indietro la discussione a 3 mesi fa. Questo perché, incredibilmente solo negli ultimi giorni, ha fatto delle simulazioni numeriche, constatando che, con le condizioni proposte alla riunione del 2 febbraio, si avrebbe come risultato un numero eccessivo di colleghi con un lavoro agile differenziato, includendo tutti i genitori con figli con meno di 14 anni.
Nonostante i passi avanti su altre fattispecie, è evidente che non c'erano le condizioni per un accordo con le organizzazioni sindacali, che hanno ribadito le loro proposte migliorative.
È stata quindi riprogrammata una ulteriore riunione per la mercoledì 21 febbraio.
Nel frattempo nel PIAO è stata inserita una formulazione generica, che rinvia a successivi provvedimenti, previo confronto sindacale. Abbiamo chiesto di inserire nel documento un passaggio sul coworking più cogente di quello già presente gli scorsi anni, facendo riferimento a una sperimentazione nel corso del 2024. Vedremo se su questo punto la parola del direttore generale, che ha dato il suo assenso, sarà rispettata.
Stigmatizzando il comportamento “a fisarmonica” della delegazione dell’amministrazione, evidentemente allo sbando, riteniamo sia necessaria un’assemblea dei lavoratori, per dare conto del percorso fin qui seguito e per riuscire a portare un risultato utile per i colleghi e per l’Istat.
Per questo convochiamo un’assemblea unitaria di tutto il personale per giovedì 22 febbraio 2024 alle 14.30, che si terrà on line.
Leggi il comunicato unitario FLC CGIL, CISL, FGU, SNALS e ANIEF