Dopo l’ennesimo rinvio della pubblicazione dei bandi, che era prevista per la scorsa settimana, nella mattina di venerdì 23 aprile 2021 sono apparse sulla Intranet e sulla pagina dedicata ai concorsi del sito dell’Istat le due delibere per i concorsi interni destinati a personale dei profili inferiori in base all’articolo 22, comma 15 del Dlgs. 75/2017 (Bando da ricercatore di III livello - 16 posti e Bando da tecnologo di III livello - 11 posti).
Rispetto alle modifiche già annunciate nell’ultimo incontro con le organizzazioni sindacali, registriamo alcune ulteriori variazioni che leggiamo direttamente nei testi dei due bandi. La locuzione nelle premesse delle delibere “sentite le organizzazioni sindacali” è quindi esattamente da intendere in modo letterale: l’amministrazione le ha sentite, e poi ha proceduto altrimenti. La scrittura dei bandi non è materia di contrattazione, ma registriamo che il tempo dedicato per il confronto è stato decisamente molto, in relazione agli scarsi risultati ottenuti in termini di condivisione dei criteri.
In entrambi i bandi è stata inserita per gli “incarichi di responsabilità e di lavoro/servizio, conferiti dall’Istituto e risultanti da atto protocollato” (art. 5 lettera A) la locuzione “o comunque documentati”, ed è stato inserito un massimo di 10 incarichi, ed è stata inoltre inserita la seguente frase:
“Per tutte le tipologie di titoli/incarichi i candidati devono fare riferimento ad atti certi, identificabili con i singoli elementi di riferimento quali ad esempio data, protocollo (motivare qualora non esistenti), persona fisica o giuridica che ha rilasciato l’atto, eccetera. Le dichiarazioni prive degli elementi essenziali per la valutazione non saranno prese in considerazione dalla Commissione”
Sarà certamente difficile per le Commissioni giudicare come valutare atti non protocollati. Del resto è lo stesso problema che abbiamo più volte riscontrato in occasione dei passaggi di livello o di gradone (art. 53 e 54) e ci aspettiamo quindi (purtroppo) un possibile motivo di contenzioso a posteriori.
Per quanto riguarda la divisione dei punteggi destinati alle varie categorie di titoli, mentre il bando da tecnologo è rimasto invariato, in quella da ricercatore sono leggermente diminuiti i punti attribuiti agli incarichi (da 15 a 12), quelli per task force o gruppi di lavoro passano da 4 a 6 punti e i compiti di rappresentanza dell’Istituto passano da 3 a 4 punti.
Permangono in ogni caso tutti i problemi già segnalati nel corso dei numerosi incontri e nelle note sindacali inviate all’amministrazione negli scorsi mesi. Segnaliamo in particolare, tra gli altri elementi critici, il punteggio eccessivo agli incarichi “di lavoro” diversi dai gruppi di lavoro e dalle task force e il peso dato alla conoscenza dell’inglese nei titoli e nella prova orale (per una selezione interna!).
Visti i tempi necessari per predisporre le domande, in particolare gli abstract dei lavori, appare già adesso opportuno prevedere una proroga della scadenza dei termini di presentazione (al momento è fissata per il 21 maggio).
Il personale dell’Istat rimane in attesa dello sblocco di tutti gli altri strumenti di valorizzazione del personale che devono essere attivati quest’anno: gli anticipi di fascia, le selezioni articolo 15, l’articolo 54, l’articolo 42…
Rinviamo alla nostra scheda sulla valorizzazione professionale per il quadro della situazione.