Di seguito il comunicato origianto dall'assemblea di mercoledì 30 giugno, domani (venerdì 2 luglio) si terrà un ulteriore incontro con l'amministrazione sul tema.
ISTAT: PROSEGUE L’AGITAZIONE DEGLI UFFICI TERRITORIALI
Mercoledì 30 giugno si è svolta la quarta assemblea - con partecipanti in continua crescita - da quando è iniziato lo stato di agitazione del personale, legato alla decisione dell’Istat di iniziare la riorganizzazione durante il periodo estivo.
Dopo le dichiarazioni del direttore della Raccolta dati nel corso della formazione del censimento, abbiamo contattato il nostro ufficio legale e siamo pronti a tutte le azioni a tutela del personale rispetto a qualsiasi atto o provvedimento dovesse seguire.
La FLC CGIL ha chiesto al direttore generale di intervenire in assemblea, per rispondere alle domande del personale, che non avevano trovato spazio durante il workshop della scorsa settimana.
Sono state quindi lette alcune domande e richieste, successivamente inviate al direttore generale, integrate con ulteriori spunti emersi nella seconda parte dell’assemblea.
Per quanto riguarda la data di assegnazione, il direttore generale ha detto che c’erano state altre ipotesi (sia per anticipare direttamente al 1° luglio, sia per posticiparla al 1° ottobre o 1° novembre), ma che i capi dipartimento, proprio per non mettere a rischio il censimento della popolazione, avrebbero chiesto di non andare oltre il 1° settembre. Abbiamo fatto notare che non appare una scelta saggia, ribadendo l’opportunità di uno slittamento al 1° gennaio 2022. Sono 195 su 296 i colleghi delle sedi regionali formalmente in forza al censimento della popolazione fino a dicembre: questo vuol dire che due terzi dei colleghi saranno comunque impegnati in quelle attività, a prescindere dal servizio al quale saranno assegnati il 1° settembre! Camisasca ha assicurato che usciranno appositi provvedimenti che confermeranno le funzioni all’interno del censimento, chiarendo le possibilità di conciliazione con le altre attività.
Pur ribadendo la tempistica prevista, il direttore ha detto che tutte le scadenze previste sono superabili e derogabili per impedimenti di qualsiasi tipo, a cominciare dalle ferie: nessuno chiuderà nulla. Restando ad esempio la data di domani, 2 luglio, come termine per la compilazione della banca dati delle competenze, ha assicurato che sarà comunque possibile integrarla e chiuderla anche successivamente. Il nostro consiglio è di segnalare nel box dell’ultima sezione la carenza di competenze adeguate al nuovo disegno organizzativo e alle attività che si svolgono normalmente nelle sedi territoriali, e di allegare quindi un curriculum vitae completo o un documento che attesti tutte le competenze acquisite, al di là di quelle presenti nella banca dati. Consigliamo, inoltre, di segnalare a selezioni@istat.it eventuali problemi relativi alla compilazione.
Il dimensionamento delle 8 strutture (4 territoriali e 4 tematiche) è tuttora oggetto di ragionamenti da parte dei direttori, secondo quanto riferito da Camisasca all’assemblea. Quindi al momento non esiste nemmeno un’ipotesi: anche questo testimonia che il processo dovrebbe avere - come minimo - un rallentamento della tempistica. Il Direttore Generale ha poi sostenuto che il dimensionamento delle strutture sarà definito anche in base ai risultati delle manifestazioni di interesse dei lavoratori; un elemento positivo, se vogliamo, ma che rende ancora più necessario il monitoraggio costante di atti e passaggi nella fase di assegnazione di personale.
A proposito del reclutamento, Camisasca ha detto che - dopo un dibattito tra i capi dipartimento - sarebbe stato deciso di prevedere, nella call di mobilità da altri enti che sarebbe in uscita (era stata propagandata come una procedura di poche settimane già mesi fa…), l’indicazione di una sede “non romana” per una parte consistente dei posti. Inoltre con l’aggiornamento del piano di fabbisogno previsto per luglio, il Consiglio dovrebbe confermare e consolidare l’impegno a un congruo numero di posti a concorso per le sedi territoriali. E’ inoltre evidente che in parte il reclutamento sarà indirizzato a supplire eventuali carenze negli 8 nuovi servizi. Parole abbastanza impegnative, ma senza numeri a supporto, come quelli del dimensionamento iniziale delle strutture attualmente a call.
Le risposte date dal direttore generale sono tuttora insufficienti e prive di concretezza. Per questo l’assemblea ha deciso di proseguire con lo stato di agitazione, di monitorare strettamente i prossimi passi dell’Amministrazione e di convocare una nuova assemblea non appena ci saranno novità.
FLC CGIL