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ISTAT. Ancora aperta la vicenda dei trasferimenti dalla sede centrale

Continua la mobilitazione dei lavoratori dell’Istat per la sicurezza delle sedi e una gestione trasparente del denaro pubblico

09/04/2013
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Ieri lunedì 8 aprile 2013 i lavoratori, durante l’assemblea permanente nell’Aula Magna di via Balbo, hanno deciso di entrare in massa al Consiglio d’istituto per denunciare la modalità oscura e insensata con cui la Direzione generale continua a gestire l’emergenza sicurezza nella sede centrale dell’Istat.

Dopo un'assurda trattativa all'ingresso, con i vigilantes chiamati a presidiare la stanza del Consiglio, una delegazione dei lavoratori in agitazione ha potuto spiegare le proprie ragioni. Il presidente Giovannini ha quindi fornito la sua versione, giustificando la gestione finora dissennata della vicenda di fronte ai consiglieri. A tutti i presenti è stato consegnato un dossier con le principali informazioni e comunicazioni finora raccolte, compresa una lettera dei lavoratori in agitazione.

Le organizzazioni sindacali e il personale sono infatti ad oggi ancora in allarmante attesa di una ricognizione reale e di numeri chiari sulla possibilità di ricollocare all’interno della sede di via Balbo il personale posizionato nelle aree a rischio. Numeri che dovrebbero tener conto dei modi, tempi e priorità dei lavori di adeguamento alle norme di sicurezza che dovranno partire. Col passare dei giorni è infatti emersa con chiarezza la possibilità di soluzioni alternative al trasferimento immediato in massa verso via Tuscolana. Possibilità che, unite alla protesta, rappresentano la base oggettiva con cui trattare con i Vigili del Fuoco congiuntamente ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS) un nuovo piano per l’emergenza. Benché si invochi il tavolo tecnico - convocato per domani 10 aprile - non è chiaro cosa porterà in trattativa l’amministrazione, se sulla gestione dei tempi, dei numeri e delle priorità nei lavori non si registra ad oggi nessuna volontà di dialogo. Anche sulla richiesta di allargamento delle posizioni di telelavoro, richiesta “semplice” e diretta si risponde in modo ambiguo e reticente.

Ad appesantire gravemente il clima tra i lavoratori e nei rapporti tra organizzazioni sindacali e Direzione generale il recapito avvenuto lo scorso venerdì, a tutti i colleghi attualmente coinvolti nei trasferimenti di una email con modulo allegato, del seguente tenore:

Su richiesta del Direttore Generale si invia un modulo da compilare da parte del personale assegnato alle macrostrutture da trasferire alla sede di via Tuscolana n.1788 per comunicare eventuali gravi e oggettive esigenze rispetto al trasferimento in oggetto.

Coloro che intendono rappresentare tali esigenze devono:

- scaricare il modulo in allegato

- compilare il modulo indicando tutte le esigenze che ritiene utile

- firmare il modulo

- consegnarlo in busta chiusa, disponibile presso la struttura dirigenziale di appartenenza, entro le ore 13 di lunedì 8 p.v.

A trattativa in corso la Direzione Generale avvia una procedura che allude alla creazione di una graduatoria delle condizioni di disagio, senza mettere i rispondenti nella dovuta e trasparente condizione di conoscere prima della compilazione il modo in cui verrà utilizzato, i parametri per la valutazione, quale “soglia del disagio” darà diritto a quale provvedimento. Tralasciando il ridicolo range temporale concesso per consegnare, molti lavoratori stanno scrivendo che non è possibile rispondere fintantoché il confronto con le organizzazioni sindacali non è chiuso ed emergeranno tutte le informazioni necessarie per procedere alla compilazione. Pur nel pantano generale emergono due fatti. Il Direttore Generale si schiera contro gli abusi, già in corso di produzione, di chi nei dipartimenti coinvolti aveva intenzione di scegliere a suo personale gusto chi fossero i pochi fortunati graziati dal trasferimento. L’altro fatto è che, ora che i modelli sono stati inviati al personale, non sarà possibile non tenerne conto, pur a posteriori ma in modo trasparente e condiviso.

Gli RLS hanno unitariamente richiesto di conoscere il progetto dei lavori presentato a suo tempo dall'Istat e mai realizzato. Allo stesso tempo hanno scritto ai Vigili del fuoco per chiedere un incontro urgente.

Il prossimo appuntamento è quindi per domani, mercoledì pomeriggio alle 15, per il tavolo tecnico.

Aggiornamento: riportiamo la parte della sintesi del Consiglio di Istituto di lunedì 8 aprile relativa all'interlocuzione con i lavoratori e i sindacati.

È stata ricevuta una delegazione delle OO.SS. CGIL, CISL, UIL e ANPRI che, insieme ad un gruppo di dipendenti dell’Istituto, ha rappresentato le problematiche legate al Piano di trasferimento dalla sede di Via Balbo ad altre sedi di Roma. Alle osservazioni ha risposto brevemente il Presidente spiegando il percorso che ha condotto l’Amministrazione a formulare il Piano, il quale tiene conto anche della prevista ripresa dei lavori di manutenzione della sede in questione. Inoltre, ferma restando la necessità di adempiere alle prescrizioni dei VV.FF. e di assicurare la funzionalità delle diverse strutture organizzative interessate, ha ribadito la disponibilità dell’Amministrazione a considerare le proposte volte a ridurre il disagio dei lavoratori, le quali verranno ulteriormente discusse nel corso della prossima riunione del tavolo tecnico istituito con le medesime OO.SS., che si terrà mercoledì 10 aprile. Una volta terminato l’incontro, il Consiglio ha ulteriormente dibattuto l’argomento.

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