Oggi, venerdì 5 aprile, dopo l'occupazione della sala stampa e la comunicazione dello stato di agitazione ai giornalisti presenti, una delegazione di lavoratori e dei sindacati ha svolto un conteggio di massima delle postazioni disponibili al 1°, 2° e 3° piano della sede centrale.
Al 1° piano risulterebbero, al netto della "cupola", da questa ricognizione pur approssimativa, almeno 27 postazioni non utilizzate nelle stanze, anche lasciando ai dirigenti una stanza singola. Se poi si razionalizzassero le stanze dirigenziali, ad esempio spostandole nei piani superiori, si potrebbero ottenere altre 9-10 postazioni.
Al 2° piano ci sono almeno 40 postazioni potenziali, eventualmente estendibili, con lo stesso ragionamento di cui sopra, a 56.
Al 3° piano sono state conteggiate 26 postazioni utilizzabili, nelle zone non interdette.
Aggiungendo i numeri già forniti sul piano terra e sul seminterrato e quelli delle sedi limitrofe, appare evidente che ci sono possibili soluzioni alternative al trasferimento immediato in massa verso via Tuscolana, pur tenendo conto dei vincoli derivanti dalla normativa sulla sicurezza, anche in vista dei lavori di ristrutturazione, di cui ad oggi sono ignoti tempi e modalità.
Continuiamo ad attendere una ricognizione reale e dei numeri chiari dall'amministrazione.
L'assemblea si è quindi riconvocata lunedì 8 aprile alle ore 10.30 in aula magna di via Balbo, per discutere delle iniziative dei prossimi giorni.