Partendo dal disagio di queste settimane, la FLC CGIL ha inviato una lettera all'amministrazione proponendo di incrementare il numero di telelavoratori, utilizzandone un numero consistente anche per tamponare l'emergenza nel polo centrale. Contemporaneamente potrebbe essere l'occasione per sperimentare il desk sharing, ovvero la riduzione delle postazioni di lavoro. Aumentando a regime il telelavoro, coinvolgendo almeno il 10% della dotazione organica dell'Istituto, si potrebbe generare un risparmio, che si accompagnerebbe ai risultati positivi per la produttività, dimostrati da tempo con i progetti in essere di telelavoro.
Per questo è stato inviato all'amministrazione un documento a cura di Patrizio Di Nicola che inquadra il telelavoro all'Istat in un contesto generale, in cui - grazie anche all'evoluzione tecnologica - si può davvero pensare a una conciliazione tra esigenze individuali e produttività dell'Istituto.
La FLC CGIL chiede un incontro tecnico specifico all'amministrazione, per ragionare praticamente su come mettere in pratica gli strumenti oggi consentiti, con il fine di conciliare le esigenze e il benessere dei lavoratori con una politica di risparmio delle risorse e una gestione migliore delle sedi dell'Istituto.