Ieri si è tenuto il secondo incontro del tavolo tecnico con l'amministrazione sui trasferimenti da via Balbo. Nella mattinata era stata inviata alle organizzazioni sindacali, dopo pressanti richieste, la relazione tecnica (pur priva di allegati) dell'Istat contenente il calcolo delle persone da trasferire.
Da quanto detto durante la riunione, i numeri decisi e comunicati la scorsa settimana, hanno ampi spazi di riduzione:
L'amministrazione ha quindi ipotizzato un'immediata call verso via Tuscolana (e verso le strutture già individuate dal comunicato della settimana scorsa). Per ulteriori bandi di mobilità o telelavoro, c'è stata solo una generica disponibilità per il futuro.
Leggendo la relazione tecnica, come abbiamo più volte ribadito (pur riscontrando una certa rigidità da parte della controparte), si evince inoltre che dentro la sede di via Balbo ci sono ancora spazi possibili per collocare personale, soprattutto al 2° piano.
Detto questo, sui criteri ulteriori per il personale da tutelare, l'amministrazione non ha sostanzialmente ceduto, riconoscendo solo le priorità di legge o poco più (permessi handicap, dirigenti sindacali, persone in gravidanza o con figli sotto 1 anno). Si tratterebbe, secondo una prima stima dell'amministrazione, di meno di 20 persone da tutelare.
Sugli ulteriori criteri proposti dalle organizzazioni sindacali (distanza, figli sotto gli 8 anni, genitori anziani...) la chiusura è totale, salvo la "discrezionalità" e il "caso per caso" che hanno fatto infuriare i sindacati e la delegazione di lavoratori presenti al tavolo.
Oggi 29 marzo è uscito un comunicato del Direttore Generale che riepiloga quanto detto ieri alle organizzazioni sindacali. Aspettiamo una nuova convocazione a breve.
La mobilitazione dei lavoratori prosegue nei prossimi giorni: l'obiettivo è quello di ottenere un piano razionale e condiviso delle riallocazioni.