Durante l’incontro di martedì 24 aprile, l’amministrazione si è impegnata a riconoscere pienamente l’anzianità maturata a tempo determinato ai fini delle ferie e delle fasce stipendiali per tutti gli ex precari entrati in ruolo nel triennio di vigenza del nuovo CCNL (2016-2018), anche se verificherà la posizione con l’ARAN. Non è detto che la relativa fascia stipendiale sia riconosciuta entro 30 giorni. Abbiamo chiesto di riconoscere ferie e fascia contestualmente all’adeguamento stipendiale per tutti i colleghi in base al nuovo contratto nazionale.
Ricordiamo che il nuovo contratto nazionale sancisce ciò che abbiamo sempre sostenuto, riconosciuto dai tribunali quasi in modo unanime, ovvero il principio di pari trattamento fra lavoratori a tempo determinato e a tempo indeterminato.
Quello che chiediamo è che l'amministrazione recepisca questo principio, anche per i colleghi entrati in ruolo prima del 2016, smettendo di ricorrere in appello o in cassazione, e riconosca a tutti gli aventi diritto il periodo a tempo determinato, senza temporeggiare ancora: la “proposta transattiva” annunciata da quasi un anno dal direttore generale non è mai stata mostrata né ai diretti interessati, né alle organizzazioni sindacali.
Per la procedura delle fasce 2018 e i colleghi stabilizzati entrati nel 2010, sarà probabilmente prevista una comunicazione a parte.
Per i colleghi che hanno vinto i ricorsi in appello con l’avvocato Andreoni, l’Istat sta ancora procedendo a una “fase istruttoria” per includerli nella procedura delle fasce.
Per i colleghi che hanno vinto il ricorso in primo grado e hanno già fatto la verifica dell’attività svolta l’anno scorso, dovrebbe uscire la delibera corretta nei prossimi giorni.