In contemporanea con la presentazione del Rapporto annuale dell'Istat del 2021, la FLC CGIL ha evidenziato il forte ridimensionamento degli ultimi anni, a causa del mancato turnover.
Invece di continue riorganizzazioni occorre concludere i concorsi partiti nel 2018, far partire immediatamente quelli al VI livello e ripensare all'internalizzaizone della rete di rilevazione.
Quest’anno @istat_it sotto 2.000 dipendenti per la prima volta da 50 anni e attesi altri 100 pensionamenti. Invece di infinite riorganizzazioni, bisogna assumere e valorizzare il personale!https://t.co/EAIVIlH5XU #RapportoAnnualeIstat #IstatperilPaese #9luglio pic.twitter.com/E2mE5Rbo31
— Flc Cgil Istat (@flcgil_istat) July 9, 2021
L'@istat_it invece di assumere nuovo personale continua a cambiare organizzazione, mettendo a rischio la sua rete di uffici sul territorio: vogliamo nuove assunzioni, non continue riorganizzazionihttps://t.co/nfwVDM496H #RapportoAnnualeIstat #IstatperilPaese #9luglio pic.twitter.com/AJPpOaQeXW
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Dal 2009 la rete di rilevazione @istat_it è esternalizzata: ora bisogna ripensare a questa scelta, per migliorare la qualità dei dati per i cittadini e le condizioni di lavoro dei rilevatorihttps://t.co/fCEdN2w5Ry #RapportoAnnualeIstat #IstatperilPaese #9luglio pic.twitter.com/C41PfMFYhY
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La FLC CGIL ha inoltre inviato una nota per chiedere un incontro del personale con i nuovi capiservizio e ha ribadito la richiesta della documentazione che dovrebbe chiarire la gestione amministrativa degli uffici post-riorganizzazione.