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Piano di fabbisogno ISTAT 2015-2017 in via di approvazione

La FLC CGIL evidenzia le questioni aperte: precariato e progressioni

25/03/2016
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Con oltre un anno di ritardo, l'ISTAT ha prediposto il piano di fabbisogno 2015-2017, definito nell'introduzione un "piano ponte", visto che a breve dovrebbe essere approntato quello 2016-2018 (si legge che sarà approvato nel primo quadrimestre di quest'anno, ovvero nei prossimi giorni!).

A proposito del concorso speciale riservato ex DL 101/2013 la buona notizia è che i posti sarebbero 54 (erano 53 pochi mesi fa), rispetto ai 41 previsti nel piano vecchio. Non abbiamo ancora ricevuto la convocazione promessa per discutere del bando, ribadiamo che non crediamo siano utili prove scritte di tipo concorsuale e chiediamo che siano inclusi i precari che avevano chiesto la proroga nel 2010 e che per pochi giorni non hanno quindi raggiunto il requisito dei tre anni. Ci aspettavamo inoltre che si cominciasse a parlare di stabilizzazione di tutti gli attuali precari anche nel piano di fabbisogno, dopo gli impegni presi in questo senso dal presidente Alleva a più riprese. Ricordiamo che le norme vigenti consentono soltanto in minima parte, per vincoli economici e giuridici, di assumere i 344 lavoratori a tempo determinato: è necessario quindi lavorare a un provvedimento speciale ad hoc.

Per quanto riguarda l'articolo 4 comma 3, oltre a non nominare la norma, non si quantificano le risorse. Ma c'è un ulteriore impegno a usare la norma contrattuale per incrementare il fondo del salario accessorio 2015, con una frase aggiunta nel piano:

Considerato che, nel corso del 2015, in coerenza e attuazione dell’obiettivo principale del programma di modernizzazione (arricchire l’offerta e la qualità delle informazioni statistiche e dei servizi per il Paese), è stata avviata una serie di iniziative finalizzate all’attivazione di nuovi prodotti/servizi e all’accrescimento di quelli esistenti e che tali iniziative hanno richiesto un incremento del livello qualitativo e quantitativo delle prestazioni professionali del personale, l’Istituto intende dare attuazione alle disposizioni contrattuali che, in presenza di tali presupposti, consentono di determinare l’entità delle risorse necessarie a sostenere i maggiori oneri del trattamento economico accessorio del personale interessato dalle nuove attività. 

E' necessario che nel piano di fabbisogno, se non in questo in quello 2016-2018, si provveda a una ridefinizione della dotazione organica, in modo da consentire il numero massimo di progressioni di livello e lasciare i posti necessari all'immissione in ruolo di precari e vincitori di concorso. 

La parte più interessante è l'aggiornamento dei calcoli sulle cessazioni e il turnover. Nel 2014 si sono verificate 45 cessazioni, mentre nel vecchio piano ne erano previste 34. Nel 2015 sono stimate 38 cessazioni contro le 15 preventivate.

Con le nuove cessazioni e con l'effetto dovuto al fatto che tutti i vincitori del concorso da ricercatore di II livello sono risultati già interni, secondo il nuovo piano, con le risorse assunzionali 2012-2015 si potranno assumere tutti i vincitori da II (9 già assunti da ricercatore + 11 da tecnologo: la graduatoria degli ammessi all'orale sarebbe in uscita) e 29 da III (su 40). Inoltre con il turnover stimato per il 2016 si completerebbero le assunzioni degli altri 11 vincitori al III livello.

Gli idonei di tutti i profili e livelli continuano ad essere ignorati, perché considerati "subordinati" rispetto ai vincitori futuri.

Le nuove percentuali di turnover previste dalla legge di stabilità 2016 non sono state calcolate (lo saranno nel piano triennale 2016-2018), ma per il solo turnover 2015 farebbero perdere ca. 500mila euro e 200mila per il turnover 2016.

Le tabelle 8a e 9a hanno inoltre un importo sbagliato, peraltro uguale, che va quindi corretto.

Si prevede infine un concorso riservato ai disabili per 13 unità. Segnaliamo che a pagina 15 ci sono delle parentesi errate e un passaggio in cui si dice che "sono stati effettuate assunzioni". 

E' quindi necessario che - dopo questo "piano ponte" - sia immediatamente aperto un confronto sul Piano di fabbisogno 2016-2018, e in particolare sui nodi che vanno sciolti: dotazione organica, risorse aggiuntive per il salario accessorio e le progressioni, stabilizzazioni.

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