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Parte la procedura elettorale per il Consigliere dell’Istat

Un importante passaggio democratico, applicato per la prima volta nell’ente

15/05/2020
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Negli scorsi giorni l’Istat ha comunicato sulla Intranet l’avvio della procedura per l’elezione di un membro del Consiglio, rappresentante dei ricercatori e tecnologi dell’Ente.

E’ una novità importante, frutto anche del ricorso vittorioso promosso dalla FLC CGIL, unitariamente con le altre organizzazioni sindacali.

La carica di membro del Consiglio d’Istituto non è di tipo sindacale, ma risponde a un principio di partecipazione democratica interna.

L’Istat, in quanto ente di ricerca, dovrebbe infatti essere caratterizzato da indipendenza e autogoverno, in linea con l’articolo 33 della Costituzione.

Questo passaggio, previsto dal Dlgs. 218/2016 e poi dal CCNL 2016/2018, è quindi determinante all’interno di un progressivo adeguamento dell’ordinamento dell’Istat ai principi costituzionali, come da sempre auspicato dalla FLC CGIL.

Il vero vulnus di questa procedura, al quale occorre porre rimedio cambiando le norme contrattuali e/o regolamentari, è il mancato diritto di voto del personale dei livelli IV-VIII.

Si può candidare qualunque dipendente dei primi tre livelli, seguendo la procedura prevista, dal 18 al 28 maggio.

Tutte le informazioni sono raccolte nell’apposita pagina Intranet.

Riscontriamo che alcune proposte che avevamo fatto negli scorsi mesi all’amministrazione non sono state accolte nel provvedimento pubblicato, del quale non è stata nemmeno fornita un’informativa preventiva ai sindacati.

Non è stato previsto un election day che riguardasse anche la scelta dei due componenti del comitato scientifico, che quindi sembrerebbe rinviata a tempi migliori.

Non è prevista una forma minima di selezione delle candidature (come ad esempio la raccolta di un quantitativo anche basso di firme a sostegno), con il rischio di un’eccessiva frammentazione.

Non è previsto, come accade ad esempio al Cnr, né un quorum per la validità della votazione né un ballottaggio in caso di mancato raggiungimento al primo turno del 50%+1 dei voti per un candidato.

Infine l’attuale fase di emergenza e chiusura delle sedi rischia di rendere difficile la gestione di tutta la procedura, che avverrà esclusivamente on line, compresa la stessa votazione.

Ritenendo in ogni caso questa novità fondamentale per la vita dell’Istituto, auspichiamo un’ampia partecipazione del personale alla procedura e alla votazione e facciamo un sincero in bocca al lupo alle colleghe e ai colleghi che si candideranno.

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