Dopo l'emanazione del Dlgs. 218/2016 l'Istat ha proceduto per la prima volta nella sua storia, alla predisposizione del proprio Statuto.
Una bozza fu presentata alle organizzazioni sindacali lo scorso luglio. Delle numerose richieste di modifica, venne accolto solo il riferimento all'Istat come "ente pubblico di ricerca".
Tra i vari elementi critici c'era la questione della rappresentanza del personale negli "organi scientifici e di governo" dell'ente, prevista dal Dlgs. 218/2016, e ribadita nell'ipotesi di nuovo CCNL.
Nello Statuto approvato dal Consiglio dell'Istat il 28 luglio 2017 si prevedeva che ricercatori e tecnologi eleggessero un membro aggiuntivo del Consiglio, che però sarebbe stato invitato solamente se la seduta trattava di argomenti di sua pertinenza ("la ricerca"), come i rappresentanti degli studenti nei consigli di facoltà e dipartimento.
Nella versione ufficiale uscita a fine 2017, dopo i passaggi istituzionali previsti dalla norma, tra i quali il parere della Funzione Pubblica, è saltata anche questa ipocrisia, e non esiste più alcun membro del Consiglio che rappresenterà il personale, ma per la sola trattazione degli argomenti riguardanti l’attività di ricerca potranno partecipare 2 rappresentanti (rispettivamente di ricercatori e tecnologi).
Ci sembra non ci siano più nemmeno gli elementi minimi di rispetto della normativa e di quanto previsto dal Dlgs. 218/2016. Per questo stiamo attivando tutte le misure volte alla tutela dei diritti di rappresentanza del personale, anche congiuntamente alle altre organizzazioni sindacali.