Venerdì 22 aprile il Consiglio non ha ricevuto i lavoratori in assemblea e si è chiuso a chiave per approvare il PIAO. Mercoledì 27 aprile è convocata assemblea a via Balbo e su TEAMS. Di seguito il comunicato della FLC CGIL.
ISTAT: PREVALE IL CRITERIO DELLA PREPOTENZA
Dopo l'assemblea di giovedì 21 aprile che ha portato a un breve intervento dei lavoratori durante la presentazione del Rapporto Bes in aula magna, l'assemblea di venerdì 22 aprile ha deciso di chiedere un intervento al consiglio, per rappresentare le perplessità in merito all'approvazione del Piao durante la seduta.
I lavoratori hanno trovato la porta del consiglio chiusa a chiave dall'interno e nessuna interlocuzione da parte dell'amministrazione.
L'unica persona con cui si è potuta rapportare l'assemblea è stata la direttrice Sara Zaccaria che ha cercato di interloquire con il presidente e il direttore generale, per consentire l'intervento in rappresentanza dell'assemblea. Per un'ora e mezza i lavoratori e i rappresentanti sindacali presenti sono stati presi in giro, rinviando più volte il momento del possibile intervento e imponendo condizioni ogni volta diverse. Alla fine alle 16.30 è stata fatta entrare la delegazione in rappresentanza dell'assemblea, ma a consiglio ormai concluso. La reazione di rabbia dei lavoratori presenti ha ricevuto come risposta un'uscita teatrale del direttore generale, che riprendeva i colleghi con lo smartphone (!) mentre accompagnava il presidente in una fuga vergognosa dal confronto con i lavoratori.
Non sappiamo esattamente cosa sia stato approvato, non conoscendo i contenuti del Piano, nonostante il contratto nazionale preveda quanto segue:
"Sono oggetto di informazione ai sensi dell’art. 5, comma 5, oltre agli esiti del confronto e della contrattazione integrativa già previsti dal predetto comma:
a) i regolamenti di ente o istituzione, limitatamente alle parti degli stessi che abbiano riflessi sul rapporto di lavoro;
b) il piano dei fabbisogni di personale".
Nell'intervento concordato in assemblea non era presente soltanto il tema del lavoro a distanza, per il quale l'eliminazione della soglia massima mensile - della quale abbiamo appreso dalla consigliera eletta - è comunque un segnale positivo, frutto della mobilitazione dei lavoratori e delle numerose riunioni di servizio e di direzione che si sono svolte nei giorni scorsi.
Il piano di fabbisogno è largamente insufficiente, e il malcontento rispetto ai concorsi non trova alcuna risposta da parte dell'amministrazione.
La creazione della società 3-I spa, sulla quale continuiamo a non avere nessuna informazione ufficiale da parte dell'Istat, e della quale non è mai stato discusso nulla all'interno del consiglio, preoccupa i lavoratori dell'informatica, ma anche il resto dell'Istituto, se la prospettiva fosse quella di portare fuori dall'Istat attività core e professionalità indispensabili per un ente di ricerca autonomo, indipendente e autorevole di fronte all'opinione pubblica.
Convochiamo quindi assemblea in aula magna e in collegamento teams per mercoledì 27 aprile alle 10:30 per valutare come reagire a quanto accaduto venerdì 22, sia nel merito delle decisioni prese dal Consiglio, ma anche rispetto alle inaccettabili modalità di relazioni che il presidente in primis, il direttore generale e il consiglio hanno dimostrato di volere avere con il personale dell'Istat.