Si avvicina lo sciopero generale del 6 maggio e martedì 19 aprile alle ore 10.00, nell'Aula Magna dell'ISTAT in Via Cesare Balbo 16, a Roma, si terrà un incontro di preparazione.
Ne discutono:
Modera il dibattito: Roberto Ciccarelli, giornalista de Il Manifesto.
In un periodo di crisi generalizzata il sindacato chiede a tutti i lavoratori italiani un sacrificio. Scioperare significa rinunciare a un giorno di paga, ma allo stesso tempo contribuire a un'alternativa possibile.
Lo sciopero generale mette insieme le lotte degli operai sottoposti ai ricatti di Marchionne, le battaglie dei ricercatori universitari, degli studenti, i precari, presenti a migliaia, alla manifestazione del 9 aprile. Le iniziative legislative e gli accordi separati su pubblico impiego, scuola, università, ricerca, metalmeccanici e da ultimo, nel commercio, descrivono un'aggressione senza precedenti ai diritti sedimentati in anni di lotte, al reddito e alle libertà sindacali dei lavoratori. Questa devastazione passa per lo smantellamento del contratto nazionale come luogo della costruzione di un patto sociale condiviso per il Paese.
Noi crediamo che per uscire dalla crisi esistano ricette alternative al “taglia-taglia” operato finora dal governo nei settori pubblici e privati, nella scuola, l'università e la ricerca. Anzi proprio la crisi dovrebbe costituire l'occasione per rilanciare il tema di uno sviluppo che tracci un futuro credibile per questo Paese. Un futuro fatto di investimenti nella ricerca e nella conoscenza, un futuro che ri-costruisca con urgenza un welfare per tutti indipendente dalla condizione di lavoro. Un welfare che sia investimento generale nella conoscenza, che includa chi oggi non ha protezioni sociali.