Pare che sulla prima proposta di mobilità interna basata sulle richieste delle diverse direzioni, sia intervenuto il presidente in persona, chiedendo uno "sfoltimento" lineare dei posti a bando. Inoltre l'amministrazione dell'Istat vuole introdurre un tetto del 5% sui trasferimenti.
Si tratterà quindi, con tutta probabilità, dell'ennesima presa in giro, in barba alla richiesta generalizzata di mobilità interna. Come per la valutazione, si affida il tutto a incompetenza manageriale e all'arbitrio, invece di cogliere l'occasione per migliorare l'organizzazione del lavoro e valorizzare le competenze.