La giornata di ieri, lunedì 22 settembre 2014, è iniziata con l'assemblea dei precari che si è spostata nella sala stampa, occupandola e costringendo l'Istat ad annullare l'importante briefing sul PIL ricalcolato secondo il SEC 2010 e a ritardare la comunicazione dei dati di alcune ore.
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A mezzogiorno si è tenuto un incontro del Presidente Alleva e del direttore generale Weber con i lavoratori in aula magna.
Il presidente ha spiegato di aver deciso di non annullare e anzi di mandare avanti il concorso al III livello da ricercatore, dopo aver "studiato a lungo" la questione e aver richiesto un parere al ministero della Funzione Pubblica. Contemporaneamente si è detto impegnato nel cercare altre soluzioni per risolvere il problema del precariato e per valorizzare le professionalità presenti internamente all'Istituto, sia a tempo determinato che indeterminato.
I lavoratori presenti hanno ribadito l'insensatezza della scelta sui concorsi, che fotografano una realtà sorpassata da tre anni di curricula, di interventi normativi e tagli al turnover, che comportano il rischio concreto di creare un "tappo" agli ingressi per gli anni a venire.
Peraltro forse in cerca di "equità" nel trattamento di tutto il personale, sembra che la decisione sia quella di convocare gli scritti, con un comportamento anche su questo punto provo di qualsiasi senso, a fine ottobre, dando un tempo brevissimo per preparare le prove, in concomitanza peraltro con importanti impegni come la Giornata Italiana della Statistica.
La scelta di sostituire i concorsi del 2011 con nuovi bandi sarebbe invece un primo passo importante proprio per la ricerca di soluzioni al problema del precariato. Tra l'altro, in particolare per quel che riguarda il concorso da tecnologo, questa scelta sarà devastante anche per quanto riguarda la valorizzazione delle professionalità interne.
E' stato inoltre sottolineato come, a fronte di una decisione politica mascherata da "tecnica" sui concorsi, come da tradizione, non esistono ad oggi atti concreti che l'Istat abbia compiuto nella direzione prospettata dal presidente Alleva. Su proroghe e piano di fabbisogno ancora sono tanti gli elementi critici. Sarà al tavolo sulle proroghe e leggendo la nuova bozza del piano di fabbisogno che verificheremo le intenzioni reali dell'Istat.
Dopo il deludente incontro con il presidente, l'assemblea ha continuato per tutto il giorno a discutere nella sala stampa occupata, per poi chiedere e annunciare lo stato di agitazione per tutta la settimana.