Il 14 aprile scorso la FLC CGIL ha lanciato una sfida all'amministrazione dell'ISTAT, per riaprire una fase di contrattazione generalizzata, volta a applicare gli istituti contrattuali fermi da tempo, con lo scopo di far ripartire carriere e salari dei lavoratori. Nelle settimane successive si è inoltre aperto il fondamentale tavolo sulle proroghe dei precari.
Nel mese di maggio si sono tenuti tre incontri sulle proroghe. Un ulteriore incontro era atteso per il 16 maggio, poi per il 23, quindi per la settimana successiva. Ma ad oggi non è arrivata nessuna convocazione. D'altra parte il tavolo avviato su accessorio e assistenziale si è ridimensionato, limitandosi, nell'ordine del giorno della convocazione per il 4 giugno, al fondo per i benefici assistenziali e a un fantomatico "conto terzi". Non è d'altra parte arrivata nessuna notizia sul nuovo piano di fabbisogno, su cui verificare le aperture, sia per quanto concerne i precari, sia sul personale a tempo indeterminato e sulle necessità delle progressioni di carriera (articolo 54 e articolo 15).
Da parte della presidenza e della direzione generale sono arrivati nelle ultime settimane importanti aperture su questi temi fondamentali. Lo riconosciamo, come comprendiamo le difficoltà dovute all'assenza di un direttore del personale. Nonostante ciò, deve essere chiaro che le questioni qui poste devono trovare rapidamente segnali concreti di risposta, altrimenti è inevitabile che l'attuale stato di stagnazione porti a una condizione insostenibile all'interno dell'Istituto, che fa salire la tensione tra il personale, alimentando una assurda guerra tra poveri.
Abbiamo quindi, prima dell'incontro, scritto all'ufficio delle relazioni sindacali, chiedendo di fare chiarezza sul percorso dei vari tavoli. La FLC CGIL, rilevando ad oggi l'oggettiva assenza di risposte, riconoscendo le difficoltà del momento non rompe le relazioni sindacali, ma per ora ha solo avviato la sospensione della propria partecipazione agli incontri di contrattazione, in attesa di segnali concreti che chiariscano che esiste una coerenza tra le intenzioni dichiarate dai vertici dell'Istituto e le azioni conseguenti. Ci aspettiamo nei prossimi giorni atti concreti per:
Di seguito il testo della nota inviata martedì 3 giugno all'ufficio relazioni sindacali dell'Istat.
"La FLC CGIL è rimasta sorpresa dalla mancata convocazione dell'incontro già programmato sulle proroghe dei lavoratori precari. Non è infatti ad oggi ancora possibile comprendere se siamo di fronte ad un percorso solido per giungere in breve ad una firma condivisa. Le convocazioni arrivano a singhiozzo, all'apparenza dentro un'agenda delle priorità piuttosto casuale, e la sequenza delle convocazioni aumenta la confusione".
"Non essendo dunque ad oggi chiaro quale iter l'amministrazione intenda tenere sulle principali questioni di contrattazione che riguardano il personale, quali precariato, progressioni di livello, distribuzione dei residui del fondo assistenziale, la Flc Cgil, per favorire un clima di chiarezza a tutela dei lavoratori coinvolti, comunica che domani non sarà presente al tavolo di contrattazione e sospende la propria partecipazione alle prossime trattative in attesa di capire ciò di cui l'amministrazione vorrà occuparsi nelle prossime settimane e con quali obiettivi".
"A riguardo dei fondi provenienti da attività non istituzionale dell'ente, se l'Istat ha individuato per progetti già in svolgimento o in fase di programmazione una possibilità definitoria assimilabile al così detto "conto terzi", l'amministrazione è tenuta a produrre rapidamente una relazione informativa per il Consiglio d'Istituto e per le organizzazioni sindacali, come condizione tecnicamente e logicamente necessaria per avviare la contrattazione integrativa ai sensi dell'art. 19 del CCNL 2002-2005".