Continuano ad arrivare alla FLC CGIL segnalazioni da tutti i dipartimenti dell'ente, rispetto a diversi problemi derivati dalla "procedura" per accedere al telelavoro, regolamentata recentemente dall'Istat, in contrasto con quanto richiesto dal sindacato. Abbiamo quindi scritto una nota tecnica dettagliata all'amministrazione. La confusione riguarda soprattutto la documentazione da presentare.
Nella lettera che abbiamo inviato oggi alla dirigente del servizio EPL (Servizio Trattamento economico, previdenziale e norme di lavoro) dell'Istat chiediamo di chiarire alcuni punti:
- in base all'art. 9 comma 4 del regolamento, chi già fruisce della legge 104 non deve presentare "ulteriore documentazione", quindi neanche quella prevista dal comma 1 e/o dal comma 3 dello stesso articolo 9
- la certificazione prevista dal comma 1 dell'articolo 9 è troppo stringente: molti medici e strutture non sono disposti, non essendo competenti o a conoscenza dei dettagli di vita delle persone, a sottoscriverla così come chiede il regolamento.
- quali saranno i punteggi collegati alle diverse certificazioni presentate?
- visto il tempo molto stretto e la confusione, è indispensabile consentire di integrare le domande, anche successivamente al termine fissato per il 15 aprile
- per quanto riguarda infine le domande presentate in base al comma 3 dell'articolo 6 del regolamento, l'Istat non ha chiarito se esiste una data di scadenza.
- alcuni dirigenti infine, secondo noi in modo indebito, stanno rifiutando di rispondere per iscritto, negando la costituzione del progetto ai lavoratori che lo richiedono, senza fornire una motivazione.