Il 7 settembre, fuori tempo massimo, con una delibera firmata nell'ultimo giorno di "presidenza in prorogatio" del professor Alleva, l'Istat ha bandito 8 posti a concorso al II livello, infischiandosene delle diffide, delle graduatorie art. 15 preesistenti, della sentenza di Cassazione della scorsa primavera.
Come abbiamo fatto notare in un comunicato del 19 settembre, i due bandi erano pieni di errori, frutti di un maldestro "copia-incolla".
Alcuni errori erano stati "rettificati" attraverso comunicazioni nel sistema di compilazione on line delle domande di concorso, ma era evidente che serviva una modifica ufficiale dei due bandi.
Solo che la lentezza gestionale dell'Istat, che sta raggiungendo livelli inimmaginabili in queste settimane, ha portato a questo susseguirsi di eventi:
- lunedì 8 ottobre è scaduto il termine per presentare le domande per i due concorsi di II livello
- martedì 9 ottobre sono uscite due comunicazioni in Gazzetta Ufficiale, che invitano a leggere le rettifiche ai rispettivi bandi di concorso sul sito dell'Istat, che nell'apposita pagina non presentava nessuna rettifica.
- mercoledì 10 ottobre viene pubblicata sul sito dell'Istat, sulle pagine dei due concorsi, una comunicazione sulle nuove date di scadenza per la presentazione delle domande, vista la rettifica disposta, della quale però non vi era traccia.
- giovedì 11 ottobre vengono finalmente pubblicate sul sito dell'Istat e sulla Intranet le delibere firmata il giorno prima (10 ottobre) dal presidente pro tempore Franzini, che sono due avvisi di rettifica (rettifica per il primo tecnologo e rettifica per il primo ricercatore). Le rettifiche riaprono i termini per le domande, che possono essere presentate fino alle 12 del 19 ottobre. Nell'ultimo articolo la delibera presidenziale dispone "la pubblicazione di apposito avviso di rettifica sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica Italiana": avviso già pubblicato due giorni prima...
Ricapitoliamo.
Una delibera firmata il 10 ottobre e pubblicata l'11 dispone che si pubblichi un avviso di rettifica sulla Gazzetta Ufficiale, che però è già stato pubblicato il 9 e che a sua volta rimandava ad un avviso di rettifica che però si è materializzato solo nei due giorni successivi: un classico esempio di paradosso temporale, degno di una complessa sceneggiatura di fantascienza.
E' del tutto evidente che le correzioni di alcuni errori operate con queste modalità non eliminano i motivi di ricorso, anzi ne aggiungono altri.
Continuiamo quindi ad invitare tutti i colleghi che non lo abbiano ancora fatto a presentare la domanda per i concorsi e ad aderire ai ricorsi collettivi.
Lunedì 15 ottobre alle 14 è previsto un ulteriore incontro con il collegio difensivo unitario in aula magna a via Balbo.