Durante il mese di settembre l’Istat ha pubblicato un nuovo avviso di ricerca immobiliare sul suo sito istituzionale.
L’Istat cerca una ulteriore sede in affitto a Roma, nella zona intorno a via Balbo, per “ospitare almeno 100 dipendenti”.
La ricerca è stata avviata il 15 settembre e si è chiusa il 28 dello stesso mese.
Nessuna informativa, né preventiva né successiva, è stata mandata alle organizzazioni sindacali o alle RSU, alle quali era stato promesso un coinvolgimento continuo sull’argomento in occasione del confronto avvenuto a giugno sul piano di razionalizzazione. Solo per puro caso un nostro collega ha letto l’avviso sul sito dell’Istat.
Nemmeno gli RLS di Roma, che nell’ultimo mese hanno avuto due incontri ufficiali con l’amministrazione, sono stati informati della scelta compiuta dall’amministrazione.
Ricordiamo che la FLC CGIL aveva chiesto a giugno, quando si era svolto il primo e unico incontro sul tema delle sedi, di cercare soluzioni alternative, che evitassero il trasferimento di sede (il secondo in pochi anni) dei lavoratori della sede di viale Oceano Pacifico. Giudicando come assurda l'idea di ampliare la sede di via Tuscolana, abbiamo chiesto di cercare sedi alternative nel quadrante Sud Ovest della città, in considerazione non solo dei criteri di risparmio e di migliore organizzazione del lavoro, ma anche dell’impatto sulla vita e sulla mobilità del personale.
Avevamo richiesto un aggiornamento informativo il 20 luglio, senza ricevere alcuna risposta. Nel frattempo i lavori nella sede di via Balbo 39 sono iniziati il 28 luglio e la fine è prevista dal cartello per il 31 gennaio 2016: agli RLS è stato comunicato che finiranno a febbraio.
Attendiamo ora una immediata informazione sui risultati della ricerca “clandestina” della sede al centro di Roma e sul suo eventuale utilizzo (è a sostituzione della sede di via Torino o è per il personale di viale Oceano Pacifico che non rientra nelle altre sedi centrali?), nonché un aggiornamento complessivo sulla questione, anche nelle sedi territoriali (su alcune di queste va dato atto che sono state coinvolte le RSU), e pretendiamo di avere un’informativa completa su un argomento di rilevanza indubbia per la mobilità del personale, nel rispetto delle disposizioni contrattuali, a meno che l’Istat non voglia esercitare un comportamento antisindacale. Un aggiornamento sulla questione non è solo urgente per motivi di relazioni sindacali, ma anche per fare chiarezza rispetto alle continue voci di diverso tipo che corrono per l'Istituto.