Anna Maria Cecchini è candidata per la RSU di Venezia.
La pandemia sanitaria ha rappresentato un periodo critico per quasi tutti i settori economici e per il terziario. In questi due anni di restrizioni governative a tutela della salute collettiva, la modalità di lavoro agile ha consentito alla Pubblica amministrazione di mandare avanti il Paese senza intoppi.
Le lavoratrici e i lavoratori della Ricerca hanno dimostrato più che mai spirito di sacrificio e responsabilità nel garantire l’erogazione dei servizi ai cittadini e il rispetto dei diritti fondamentali, spesso sobbarcandosi i costi del lavoro (strumenti tecnologici e consumi) e lavorando ben oltre l’orario previsto dai rispettivi contratti.
I nostri sforzi hanno garantito il buon andamento della PA e le premialità alla dirigenza, eppure, ai ringraziamenti della prima ora per i risultati raggiunti, sono seguite pubbliche mistificazioni da parte del Ministro Brunetta che non hanno reso giustizia presso l’opinione pubblica a interi comparti.
Oggi più che mai occorre dar voce ai lavoratori e alle lavoratrici, ai loro bisogni ancora inattesi, soprattutto a quelli dei più fragili.
Oggi più che mai dobbiamo pretendere il dovuto rispetto come servitori dello Stato, a cominciare dall’interno, nei singoli enti e organizzazioni, nei singoli uffici, centrali e territoriali, perché il contributo di ognuno di noi si è rivelato prezioso, perché ognuno di noi è prezioso.
Il mio impegno come delegato RSU vuole rappresentare questo spirito, dar voce alle persone e alle loro legittime aspettative di crescita professionale e di carriera, nonché ad una retribuzione adeguata agli standard europei.