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RSU ISTAT 2018: Ludovica Ioppolo, candidata a Palermo

Conosciamo i candidati alle elezioni del 17-18-19 aprile 2018

27/03/2018
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Ludovica Ioppolo è entrata all'Istat nel 2013. E' una delle lavoratrici più giovani dell'ente.

Dopo alcuni anni a Roma, si è trasferita all'ufficio di Palermo.

Da subito è entrata nel sindacato. Si è impegnata soprattuto nella battaglia per la stabilizzazione dei precari e sui temi dell'organizzazione dell'Istat e della prevenzione della corruzione.

Da poco più di un anno fa parte del Comitato di Ente della FLC CGIL dell'Istat.

Come ti trovi all'Istat?

Lavorare all'Istat è per me una grande opportunità di costruire conoscenza a servizio della collettività, per analizzare fenomeni sociali e per la valutazione delle politiche pubbliche.
Da gennaio finalmente non sono più precaria e questo ha fatto aumentare il mio senso di appartanenza all'Istituto. Spero che presto ci saranno nuovi bandi e nuove assunzioni: sono passati molti anni da quando ho finito i miei studi universitari e un ente di ricerca come il nostro ha bisogno di rinnovamento, oltre che di continuare a formare le risorse interne.

Qual è la caratteristica del lavoro nelle sedi territoriali?

Negli uffici regionali abbiamo un ruolo se possibile ancora più importante, almeno dal mio punto di vista, perché la conoscenza che produciamo è direttamente a servizio del territorio: ho scoperto che il lavoro in una sede territoriale è molto appassionante perché è variegato e trasversale, abbiamo la possibilità di conoscere indagini diverse e di portare le informazioni statistiche fuori dall'ufficio, nelle scuole, le università,... nella società in generale.

Perché hai scelto di candidarti?

Nell'ultimo periodo, confrontandoci tra colleghi, ci sentiamo spesso scoraggiati e demotivati, si percepisce una scarsa condivisione e capacità di ascolto e valorizzazione delle competenze: sento quindi il bisogno e la responsabilità di impegnarmi, nel mio piccolo, per contribuire a migliorare le nostre condizioni di lavoratori, dai problemi più concreti che incontriamo nella vita quotidiana, alle problematiche legate all'organizzazione del lavoro, alle questioni più generali relative alla qualità e indipendenza della statistica ufficiale che produciamo. 
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