Ciao Filippo, perché hai deciso di candidarti alle elezioni?
Ho condiviso e sostenuto sempre le azioni della FLC CGIL e sono molto fiero di far parte di questa lista di candidati.
Negli ultimi anni noto un deterioramento di relazioni umane e dei rapporti professionali.
Per questo vorrei unire le mie forze a quelle di altri per un ambiente di lavoro dal volto umano, che si presta ad una sana collaborazione e dove ci sia la giusta valorizzazione del lavoro svolto, un ambiente di lavoro in cui le decisioni siano condivise e non imposte dall'alto, in cui ci sia più trasparenza nei processi, maggiore apertura alle novità, mobilità e responsabilizzazione dei ricercatori, un'organizzazione del lavoro più moderna, che superi lo schema arcaico-gerarchico basato su unità operative, che punti verso obiettivi di ricerca, linee di attività e gruppi di lavoro trasversali.
Da quanto tempo lavori all'Istat?
Lavoro da 15 anni all'Istat, sono ricercatore di secondo livello specializzato in economia pubblica, esperto nella gestione e integrazione di microdati a supporto delle statistiche e delle analisi economiche. Ho iniziato ai censimenti economici, mi sono occupato di progetti di ricerca europei, ho lavorato presso uffici di staff della presidenza e del dipartimento delle statistiche economiche. Ora mi occupo di conti economici territoriali e sono impegnato in diversi gruppi di lavoro. Ho sempre cercato la partecipazione e la collaborazione con i colleghi. Ho sempre pensato che rappresenti un elemento di forza nell'attività di ricerca scientifica. Valorizziamo il lavoro degli altri per valorizzare il proprio.
C'è una frase che senti tua in questa "campagna elettorale"?
Partecipiamo tutti, libertà è partecipazione.