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Risorse aggiuntive per il trattamento accessorio: prime risposte dall'ISTAT

Resoconto dell’incontro su articolo 4 comma 3 (IV-VIII) e articolo 9 comma 3 (I-III) del CCNL 2000-2001

14/03/2016
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Si è svolto  mercoledì 9 marzo l’incontro, in seguito alle richieste dell’assemblea del 22 febbraio scorso e dei sindacati nelle successive riunioni, tra le organizzazioni sindacali e l’amministrazione sulle modalità applicative dell’articolo 4 comma 3 e sulla quantificazione delle risorse legate al progetto di modernizzazione utili ad incrementare il fondo del salario accessorio dal 2015.

La delegazione dell’amministrazione, composta dal direttore generale Antonucci, dal capo del personale Weber e dal rappresentante del presidente Calzaroni, ha fornito il quadro normativo e le evidenze derivabili dalle principali esperienze applicative di analoghe norme, ad oggi concentrate quasi esclusivamente negli enti locali. Dalla ricognizione "giuridica", funzionale all’individuazione delle potenziali criticità operative ed applicative, l’amministrazione, dopo oltre un anno dalla nostra iniziale proposta, ha convenuto sulla possibilità di avvalersi di tale strumento per finanziare con risorse stabili il fondo del salario accessorio a partire dal 2015, accantonando finalmente la convinzione di poter utilizzare la norma contrattuale solo a consuntivo della modernizzazione (?) e per risorse variabili.

La quantificazione delle risorse è stata effettuata avvalendosi di un gruppo di lavoro che in pochi giorni ha cercato di sintetizzare in una misura di "input di lavoro" tutte le attività avviate e realizzate appunto in applicazione del processo di modernizzazione. L’equivalente monetario di tale grandezza sarebbe pari a 600 mila euro da ripartire, in base alla consistenza occupazionale, tra il fondo dei IV-VIII e quello dei I-III.

Il gruppo di lavoro, dato il lasso di tempo particolarmente limitato, non ha ancora però stilato un documento di sintesi dei lavori. L’amministrazione non ha ancora deciso se presentare la proposta e l’articolato tecnico relativi a questo finanziamento straordinario (ricordiamo che è legato alla riorganizzazione) prima al consiglio o prima ai revisori.

L’intervento della FLC CGIL al tavolo ha posto l’attenzione su più aspetti.

In primo luogo ha rivendicato come da oltre un anno avesse invitato l’amministrazione a muoversi nel senso di un finanziamento di risorse stabili senza bisogno di aspettare alcun consuntivo di bilancio o altro ma semplicemente applicando ciò che la norma dice.

In merito alle novità emerse al tavolo, ha richiesto che il gruppo di lavoro renda disponibile un documento, anche di sintesi, sulle attività valorizzate e sulla loro quantificazione.

Rispetto al metodo adottato dall’amministrazione per la quantificazione delle risorse, ha portato l’esempio di un ente di ricerca - l’Invalsi - in cui la determinazione dell’importo è stata effettuata in base ad un criterio totalmente diverso (3% del monte salari), che ha consentito uno stanziamento pro capite nettamente superiore. L’invito forte, condiviso da tutte le organizzazioni sindacali, è stato quello di rivedere al rialzo lo stanziamento dei 600 mila euro, che in attesa di conoscere la sorte della vertenza sul riutilizzo delle risorse storiche dell’art. 54, costituisce ad oggi la fonte principale per realizzare le politiche di sviluppo professionale ed economico, bloccate ormai da molti anni. In particolare le risorse dovrebbero contribuire a finanziare l’incremento dell’indennità mensile, dell'indennità per oneri specifici dei I-III (basterebbero circa 200 mila per raddoppiarne l’attuale importo), le progressioni economiche (articolo 53) e anche i passaggi di livello (articolo 54).

In ultimo, relativamente all'iter per l’approvazione del finanziamento ex articolo 4 comma 3, è stata invitata l’amministrazione ad agire celermente, portando lo stanziamento all'approvazione dei revisori dei conti, e procedendo quasi in contemporanea alla costituzione del fondo e alla sua approvazione da parte del consiglio.

Le organizzazioni sindacali Flc Cgil, Fir Cisl, Uil Rua e Anpri hanno inviato una nota unitaria al Presidente nella giornata di venerdì 11 marzo 2016.

Su tutto questo è stato chiesto un riscontro in brevissimo tempo.

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