Martedì 22 settembre si è svolta la seconda riunione del comitato nazionale di monitoraggio dei rientri in presenza dell'Istat.
L'amministrazione ha fornito alcuni primi dati sui rientri nelle sedi finora riaperte.
Presenze medie giornaliere
* direttori e presenze spot
Per quanto riguarda gli esiti dello screening del medico competente, secondo il Direttore generale sono stati inviati tutti gli attuali "nulla osta" (o "semafori verdi"), che sono al momento 986. Nei prossimi giorni il medico invierà i riscontri ad altri 560 colleghi che hanno esiti "con prescrizioni" (detti anche semafori "rossi" o "gialli"). Altri 100 colleghi rimangono "attenzionati" (erano circa 350 2 settimane fa) in base alle condizioni segnalate: potranno quindi tramutarsi in codici verdi, gialli o rossi nei prossimi giorni. C'è infine una quota di colleghi che non ha risposto al questionario, ai quali dovrebbe essere inviato un sollecito dal proprio direttore.
Abbiamo fatto notare che continuano ad arrivare esiti a ridosso della riapertura, senza dare la possibilità al dipendente di contestarli o di far valere col dirigente i criteri di cui al verbale del 28 luglio. Per quanto riguarda il medico competente, potrà essere previsto un orario di "ricevimento virtuale" per accogliere rimostranze e segnalazioni dei colleghi.
Abbiamo evidenziato che alcuni dirigenti chiedono ai dipendenti di sedi chiuse di lavorare in altre sedi e di fare riunioni in presenza: abbiamo chiesto un monitoraggio specifico sulle presenze in sedi diverse da quelle di assegnazione e di chiarire che le riunioni in presenza sono vietate salvo urgenze motivate. Il direttore generale ha detto che con il medico competente valuteranno in una fase successiva se rivedere le misure di prevenzione, con riferimento alle riunioni in presenza e alla presenza di un solo lavoratore per stanza, ma che al momento le regole restano quelle note.
E' stato chiarito che i colleghi in telelavoro non devono rientrare, ma che - volontariamente - possono chiedere (nel rispetto di tutte le condizioni di sicurezza e rotazione) di poterlo fare saltuariamente.
Dopo le nostre ripetute sollecitazioni, il direttore generale ha finalmente comunicato la costituzione del comitato di monitoraggio anche per le sedi romane, che quindi sarà convocato nei prossimi giorni. Per l'amministrazione ne faranno parte dirigenti della direzione generale, della DCRU, del servizio SPP, il mobility e il disability manager.
Le due mense/bar riaperte sono in sofferenza, si ipotizza di provare la soluzione del pasto veicolato verso le sedi di Liegi e Marconi quando riapriranno.
Per quanto riguarda la sede di viale Liegi è previsto un sopralluogo per mercoledì 23 settembre con gli RLS per valutare eventuali criticità. Per piazza Marconi è confermata la riapertura per il 28, ma escludendo le stanze prive di aria diretta dall'esterno, come quelle del mezzanino. I dirigenti valuteranno insieme come comportarsi per i piani di rientro del personale assegnato a quelle stanze.
Abbiamo chiesto aggiornamenti, anche perché si tratta di un progetto a questo punto totalmente da ripensare. E' prevista un'informativa al Consiglio di giovedì 24 settembre, poi ci sarà un confronto, anche in relazione al POLA (Piano Operativo del Lavoro Agile).
Abbiamo chiesto aggiornamenti sulle sedi che non hanno riaperto oggi. Per Catanzaro non ci sono novità, saranno nel caso comunicate: al momento non è prevista la riapertura. A Milano va risolto il problema legato alla squadra di emergenza. Bari riapre giovedì 24.
Abbiamo fatto notare che in alcuni uffici la documentazione o i piani di rientro sono stati inviati a ridosso della riapertura, con tempistiche ridotte per valutare eventuali criticità.
Abbiamo chiesto di considerare l'utilizzo di APP per il problema dell'"uomo a terra" (proposta considerata interessante dalla dottoressa Buratta), e di non assegnare eccessivi compiti alle squadre di emergenza.
Abbiamo ribadito che deve essere consentito di aprire anche parzialmente (3-4 giorni a settimana) le sedi, dove non ci siano le condizioni per un’apertura “normale”. La dottoressa Buratta ha risposto che questa è l'indicazione fornita ai dirigenti territoriali, perché prevale il principio della sicurezza. E' in programma un potenziamento delle squadre in tutti gli uffici.
Abbiamo sollecitato per l'ennesima volta l'incontro sulla mobilità.
Abbiamo chiesto di convocare nuovamente il comitato nazionale tra 10-15 giorni per valutare la riapertura delle sedi territoriali e di Piazza Marconi. Il direttore generale ha risposto positivamente.
Tutti i rappresentanti sindacali hanno sollecitato ancora una volta la questione relativa all'erogazione dei buoni pasto in codice 602, che appare supportata non solo dalle decisioni prese all'Istat fino a luglio, ma anche dal comportamento di buona parte degli enti del nostro settore.
A margine abbiamo chiesto con forza la ripresa della contrattazione su tutte le questioni in sospeso, in primis la documentazione e il confronto sul fondo articolo 90, necessario per allargare la graduatoria dell'articolo 54.