Questa mattina si inaugurava la mostra sul 90° anniversario della nascita dell'Istituto Nazionale di Statistica al complesso del Vittoriano a Roma. Una delegazione di rappresentanti della FLC CGIL ha partecipato all'apertura della mostra, distribuendo ai presenti - compresi il ministro Franceschini e il vicesindaco Frongia - un volantino che riepiloga le questioni sindacali aperte.
342 precari aspettano di vedere se gli impegni per la loro stabilizzazione, presi dal presidente Alleva nei mesi scorsi, si tradurranno in una norma e nel relativo finanziamento, peraltro necessario perché l’Istat dia piena attuazione ai propri impegni istituzionali nei prossimi anni, a cominciare dal censimento permanente.
Oltre mille lavoratori tecnici e amministrativi aspettano da oltre due anni la firma di accordi di contrattazione integrativa per far ripartire una dinamica di valorizzazione professionale, fermo restando il blocco della contrattazione nazionale e dei salari che perdura dal 2009, come per tutta la Pubblica Amministrazione. Anche su questo il presidente Alleva ha più volte preso impegni con le organizzazioni sindacali, e sono finalmente state reperite risorse aggiuntive, ma l’Amministrazione continua a prendere tempo e a restringere i margini di trattativa in maniera inaccettabile.
Centinaia di ricercatori e tecnologi hanno le carriere bloccate, mentre l’Istat negli ultimi anni rallenta qualsiasi decisione che potrebbe valorizzarne le professionalità, impiegando mesi per le procedure di riconoscimento delle fasce stipendiali, moltiplicando i vincoli burocratici, e ostacolando di fatto lo svolgimento delle attività di ricerca (gli ultimi concorsi da ricercatore – banditi ben 5 anni fa – si stanno chiudendo solo in queste settimane!).
A due anni dai primi annunci, la “modernizzazione” dell'ente non ha dato alcuna risposta ai principali bisogni del personale. L’unica certezza per ora è il piano di mobilità approvato unilateralmente dall’amministrazione, che prevede il trasferimento di sede per più di mille lavoratrici e lavoratori tra le sedi di Roma: quasi metà del personale!