Dopo il comunicato della Direzione Generale di venerdì scorso, l'assemblea di organizzazioni sindacali e lavoratori in agitazione che si è svolta lunedì pomeriggio nell'aula magna di via Balbo ha confermato il giudizio negativo per uno spostamento che parte da una premessa dimostratasi errata (l’”obbligo” di sgomberare la sede centrale di 125 persone) e che si traduce oggi ufficialmente con un trasferimento d’ufficio per creare un presunto “polo business” che non ha nulla di emergenziale.
Le organizzazioni sindacali hanno quindi risposto all’amministrazione unitariamente, esprimendo netta contrarietà al “nuovo” piano e chiederanno un incontro ai capi dipartimento coinvolti.
Gli RLS unitariamente hanno chiesto nella mattina del 23 aprile un incontro urgente con il direttore dei lavori e il delegato del Provveditorato, oltre a fare alcuni rilievi sulle vie d'esodo dalla sede centrale.
Da parte dei lavoratori è stata consegnata una lettera a presidente e direttore generale.
Lunedì 6 maggio un nuovo comunicato unitario CGIL CISL UIL e ANPRI chiede un nuovo incontro prima di far uscire gli ordini di servizio di trasferimento, per approfondire gli aspetti tecnici della vicenda, in seguito al sopralluogo della ditta e anche in considerazione dello stato di "fragilità interna" attuale dell'Istituto, dovuto da una parte alla nomina di Giovannini a ministro, dall'altra alla vittoria del ricorso, patrocinato dalla FLC CGIL, sulla dirigenza amministrativa.
Per martedì 7 maggio è prevista nuovamente assemblea nell'aula magna di via Balbo.