Dopo una lunga gestazione, senza un adeguato confronto con le organizzazioni sindacali, esce finalmente una proposta di nuova organizzazione dei servizi.
Giudichiamo la riorganizzazione pericolosa nel riassetto, che accentra nelle mani del presidente troppo potere, accentuando il problema dell'assenza di una chiara divisione tra il potere di indirizzo politico e di gestione per come sancito dall'art. 4 comma 4 del DLgs 165/01.
Il piano, nel merito, appare povero dal punto di vista strategico, teso unicamente a tagliare poltrone per compensare l'aumento di posizioni ai vertici dell'istituto. Ne fanno le spese in particolare gli Uffici Regionali, sui quali si abbatte la mannaia degli accorpamenti interregionali, che sfigura la logica del disegno istituzionale dell'Istat, alludendo ad un pericoloso indebolimento delle ramificazioni territoriali in un'epoca di derive federaliste come quella attuale.
In allegato il nostro comunicato e le osservazioni sull'ipotesi di assetto organizzativo inviate al Presidente Prof. Enrico Giovannini.