Dopo gli incontri del 13 giugno e del 25 luglio, si è svolto giovedì 21 settembre il terzo incontro con il presidente dell’Istat Francesco Maria Chelli.
L’incontro aveva all’ordine del giorno 3 argomenti, ai quali si sono aggiunte in coda, su richiesta sindacale, altre questioni:
la nuova selezione art. 15
un aggiornamento sulle graduatorie dell’art. 22
l’aggiornamento del piano dei fabbisogni
NUOVA SELEZIONE ARTICOLO 15
Non avendo ricevuto nuove versioni delle bozze di “griglie” che erano state condivise all’inizio del 2023, il confronto è stato sui criteri generali da seguire per le prossime selezioni ex art. 15.
NUMERO DI POSTI
Il presidente ha detto che difficilmente ci si può, al momento, muovere dai numeri complessivi già decisi dal Consiglio a inizio anno, che prevedono 56 passaggi di livello in tutto. Più probabile che si possa rimodulare il numero di passaggi per ciascun livello/profilo, in base alle platee di aventi diritto, a valle dello scorrimento dell’art. 15 “vecchio”. Attualmente il piano dei fabbisogni prevede 28 posti al I e 28 al II livello (12 per ricercatore e 16 da tecnologo per ciascun livello).
Abbiamo inoltre chiesto rassicurazioni sulla possibilità di ampliamento successivo, anche in relazione al possibile stanziamento dedicato per gli enti non vigilati dal MUR.
SOGLIE
Per non perdere eventuali fondi aggiuntivi e per non creare inutili contenziosi, abbiamo chiesto non solo di non prevedere soglie di punteggi minimi troppo alte, ma anche soprattutto di pensare a criteri che - a differenza di come era organizzata la “griglia” proposta qualche mese fa - consentano a tutto il personale interessato di avere un punteggio decente.
TEMPISTICHE
È condiviso l’obiettivo di avere procedure che non si prolunghino troppo. Quindi il bando dovrà essere chiaro, sia per i candidati che per le commissioni.
È quindi intenzione dell’amministrazione pubblicare - quando sarà - delle FAQ per i candidati e delle “linee guida” per le commissioni. La form per la compilazione delle domande dovrà inoltre essere particolarmente chiara e semplice.+
Al momento l’intenzione è di far partire le procedure entro fine anno: ovviamente con l’obiettivo di chiuderle nel 2024 e quindi dovrebbero avere decorrenza 1.1.2024.
COLLOQUIO
L’eliminazione della prova orale - proposta già un anno fa dall’amministrazione - ci trova sostanzialmente d’accordo, perché velocizza la procedura. Ma il punteggio che viene “liberato” dovrebbe andare su criteri il più possibile oggettivi, a cominciare dall’anzianità.
ANZIANITÀ
Il punteggio destinato all’anzianità dovrebbe essere incrementato significativamente rispetto alla scorsa edizione. Secondo noi andrebbe considerata sia l’anzianità nel livello, sia quella complessiva, visti i percorsi professionali lunghi e articolati del personale.
TITOLI
Essendo l’art. 15 una procedura destinata alla valorizzazione delle carriere interne, seppur dovendo valutare tutta l’attività lavorativa, quella svolta all’Istat deve essere particolarmente valutata, possibilmente anche quella che non produce “pezzi di carta”. Fra i titoli oggettivi dovrebbe rientrare anche l’idoneità conseguita in un’altra selezione/concorso per lo stesso livello. I titoli prodotti in altri livelli/profili professionali dovrebbero essere comunque essere utili per un punteggio.
AREE
è ovvio che sarebbe corretto prevedere più aree professionali, ma il rischio, con pochi posti, è uno spezzatino che finisce per creare concorsi ad personam. Buona l’idea dell’amministrazione (da noi proposta nella nota dello scorso marzo) di “copiare” da altri enti di ricerca, che prevedono una “preadesione” del personale alle aree proposte, per assegnare successivamente il numero di posti, in base alle domande pervenute. Rimane valida anche l’altra nostra proposta, ovvero quella di comporre in modo oculato le commissioni, con rappresentanti delle varie attività dell’Istituto.
ULTERIORE CONFRONTO
Certamente a ottobre ci sarà una nuova occasione di confronto, anche con le organizzazioni sindacali, più di dettaglio, con una nuova bozza di criteri. Il presidente ha comunque voluto specificare che l’ultima decisione sarà presa dal Comitato di presidenza, ovvero dai capi dipartimento.
SCORRIMENTO DEL “VECCHIO” ARTICOLO 15
I titoli richiesti agli idonei sono stati tutti prodotti inviati da DCRU alle commissioni, che dovranno ora riunirsi al più presto. L'amministrazione monitorerà e solleciterà se necessario i presidenti.
ARTICOLO 22
Rimangono solo 5 colleghe/i in graduatoria. Il presidente ha detto che presenterà al Consiglio una proposta di possibile completamento della stessa, che potrà in ogni caso avvenire solo dopo il 1° ottobre, quando entreranno (o meno) i colleghi che hanno chiesto una proroga. Ovviamente siamo molto favorevoli a uno scorrimento totale, come sempre detto e argomentato, anche tecnicamente.
SCORRIMENTO DELLE GRADUATORIE DEL 2018
Il presidente Chelli proporrà nel consiglio del 28 settembre un'informativa (per deliberare a ottobre) che prevede, oltre al possibile scorrimento completo delle graduatorie ex art. 22, anche lo scorrimento totale di tutte le graduatorie dei concorsi 2018 di III livello, che al momento comprendono 20 colleghe/i interne/i ma anche 27 esterni.
Per le graduatorie di II livello, che comunque Chelli intende scorrere in modo completo al massimo nei primi mesi del 2024, lo scorrimento sarebbe rinviato.
Pur esprimendo soddisfazione per lo scorrimento sul III livello, abbiamo ribadito le ragioni di uno scorrimento completo e immediato anche sul II livello.
Innanzitutto gli idonei dei concorsi del 2018 avranno una decorrenza successiva rispetto a quella degli idonei dell’art. 15. Riteniamo che aumentare questo gap oltremodo non sia giusto ed equo. Non crediamo infatti che chi ha superato i concorsi pubblici sia in alcun modo meno “meritevole” di chi ha vinto le selezioni interne.
La seconda motivazione è di ordine pratico: un mancato scorrimento sul II livello pone problemi alla nuova procedura ex art. 15: tanto più se ad esempio verrà proposta una fase di “preadesione” sulla base della quale distribuire i posti per area!
Infine c’è una motivazione “tecnica”. Il Consiglio a inizio anno aveva stabilito uno scorrimento del 150%. Parte dei colleghi idonei lo erano anche per l’art 15 e probabilmente ora opteranno per questa seconda strada. A questo punto quello scorrimento dovrebbe essere “reintegrato”, persino in mancanza di una nuova decisione del Consiglio.
Il presidente ha risposto dicendo che ha tutta l’intenzione di scorrere al più presto anche le graduatorie di II livello, che peraltro contano al momento solo 6 esterni e 13 interni, ma che per il momento proporrà subito lo scorrimento al III. Ha ribadito che - qualunque cosa succeda in merito alla presidenza - lui resterà in consiglio fino alla prossima primavera e che quindi entro quel momento si può impegnare per chiudere tutte le graduatorie.
ARTICOLO 42
Le commissioni hanno completato i lavori, la DCRU ritiene di riuscire a chiudere la nuova graduatoria entro fine settembre. Non dovrebbero esserci molti cambiamenti tra vincitori e non, e - contrariamente a quanto affermato da alcune voci di corridoio - nella “nuova” graduatoria finale saranno inclusi anche i colleghi andati in pensione o cessati da allora a oggi. Infatti il bando prevedeva esplicitamente che i termini temporali per essere in servizio fossero quelli della delibera di graduatoria, che è uscita ad aprile.
MOBILITÀ VERSO L’ISTAT
Non sono ancora chiusi i termini dei bandi di mobilità, ma l’amministrazione durante l’incontro ha comunicato che sono già arrivate più domande dei posti previsti per tutte le categorie (funzionari, collaboratori di amministrazione e collaboratori tecnici).
CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA
Abbiamo sollecitato la ripresa dei tavoli di contrattazione integrativa con la delegazione dell’amministrazione. In particolare ci aspettiamo una convocazione sui seguenti temi:
salario accessorio dei livelli IV-VIII: pagamenti del 2022, piena applicazione dell’accordo (indennità di posizione) e piena costituzione del fondo, salario accessorio del 2023
salario accessorio dei livelli I-III: pagamenti del 2017/2018, riapertura della "questione IOS”, anche con un intervento politico e/o legislativo
benefici assistenziali: sciogliere la questione dell'entità del fondo dal 2022, quindi la questione della polizza sanitaria.
Ovviamente rimangono aperte altre questioni, tra cui quella delle indennità RUP e DEC, e quelle riguardanti la logistica.
LAVORO DA REMOTO E FRAGILI
Abbiamo ribadito l’assoluta urgenza di dare una risposta a chi dal 30 settembre non è più coperto dalla “deroga” per gli accordi individuali di lavoro agile, prevista fino al 31 dicembre solo per il Privato. Chiediamo una risposta immediata per i fragili e per i telelavoratori speciali, garantendo continuità rispetto agli ultimi anni. L’amministrazione pur non rispondendo nel merito ha confermato l’attenzione alla vicenda: ci aspettiamo una convocazione per i prossimi giorni!