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ISTAT: poco spazio per i precari, "i posti sono già prenotati"

Nessuna apertura da parte dell'amministrazione durante l'incontro con le organizzazioni sindacali. Ci opponiamo a questo piano di fabbisogno

24/03/2014
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L'incontro odierno tra amministrazione e organizzazioni sindacali si è concentrato su due punti critici del piano di fabbisogno. Il direttore generale ha annunciato che la bozza sarà sottoposta nei prossimi giorni al vaglio del Comitato di presidenza e quindi - dopo un ulteriore confronto con i sindacati, portato al Consiglio per l'approvazione. Dalle risposte del direttore del personale è emerso invece un atteggiamento contrario di totale chiusura sul testo proposto in bozza.

Il primo punto riguarda le proroghe. Pur essendo infatti presenti nel piano di fabbisogno in bozza le intenzioni di prorogare i 130 precari che rientrano nei requisiti del DL 101 al 31 dicembre 2016 e gli altri precari sui fondi censuari fino al 31 dicembre 2015, si è registrata una chiusura sulla proposta di utilizzare fin da subito lo strumento dell'accordo collettivo previsto dal D.Lgs. 368/2001, articolo 5 comma 2, e anche su quella di inserire già nel piano di fabbisogno attuale una previsione in cui si espliciti la necessità di una proroga con ampio orizzonte temporale, in coerenza con le attività, che tenga conto di tutti i 378 precari . E' stato ricordato che l'accordo è stato ampiamente utilizzato nel comparto e ultimamente anche nelle università, inizialmente contrarie. Del resto la circolare n. 5/2013 della Funzione Pubblica è chiara su questo punto.

La FLC CGIL chiede inoltre che siano messe tutte le - scarse - risorse disponibili sul "reclutamento speciale transitorio" previsto dal Decreto D'Alia, cioè il concorso riservato ai precari con 3 anni di anzianità al 31 ottobre 2013. Si tratta di circa 40 precari che potrebbero essere stabilizzati, se fosse stanziata per il percorso, come previsto dalla legge, la metà delle risorse del turnover 2012-2015 (oltre 1 milione e 600mila euro). Nel piano proposto dall'amministrazione su questo canale di reclutamento è invece incredibilmente previsto solo lo stanziamento di metà dei 200mila euro residui, "utili" per bandire 1 posto al III livello e 1 posto al VI.

Vista la chiusura della delegazione dell'amministrazione anche su questo punto, poiché le altre assunzioni sarebbero già "prenotate", la FLC CGIL ha annunciato al tavolo che, se si conferma l'intenzione di non voler destinare il 50% delle risorse ai precari, si procederà con tutte le iniziative necessarie per bloccare il piano. La conferma di questa inammissibile scelta, unico caso nel comparto, sarebbe la vera indicazione strategica dell'Istat fornita agli organi vigilanti verso i precari: quella di considerarli l'ultima delle priorità. Non viene colta la ratio del DL 101, che, seppure con strumenti insufficienti, velleitari e limitati, è quella di "sanare" il vulnus giuridico che esiste nell'ordinamento italiano e che consente alle pubbliche amministrazioni di tenere i lavoratori precari negli anni. Per questo l'unica strada corretta è utilizzare appieno il DL 101, mettendo il 50% di tutte le risorse esistenti. Va peraltro considerato che il piano di fabbisogno, proprio con la legge 125/2013, è diventato molto più cogente rispetto al passato, perché rappresenta già il primo passaggio delle autorizzazioni a bandire.

Un'ulteriore notazione va fatta sulle progressioni di livello e sulla mancanza di un seppur minimo riferimento all'interno del piano di fabbisogno. L'amministrazione, per non rispondere alla segnalazione della FLC CGIL, ha accusato la delegazione sindacale di voler distogliere i soldi destinati ai precari per questo utilizzo. Ricordiamo che sono anni che all'Istat non si svolgono i passaggi ex art. 54 e art. 15. Dovrebbe essere esigenza dell'amministrazione segnalare la necessità di superare i vincoli di legge per permetterne l'attuazione, indicarne - in altre parole - almeno il bisogno, come peraltro era stato fatto nel piano di fabbisogno dell'anno scorso. E' incredibile che non si voglia dare risposta neanche su questo .

Terremo aggiornati i lavoratori sulle iniziative che saranno quindi organizzate nei prossimi giorni.

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