Martedì 22 novembre 2011 ha finalmente aperto i battenti la mensa nella nuova sede di viale Oceano Pacifico 171. Il personale ha però trovato una sorpresa ad attenderlo: un cartello piazzato in vari punti, senza firma, che vieta "severamente" al personale della sede di usare i tavoli della mensa per consumare cibi propri, non acquistati dal gestore (GSI).
Dopo una nostra lettera di protesta, visto che l'amministrazione si era più volte impegnata a dare questa possibilità al personale nei mesi scorsi, la situazione pare tornata alla normalità: il cartello è scomparso.
Continueremo a vigilare, insieme ai lavoratori, sulla qualità del servizio offerto, anche in vista della nuova gara per la gestione delle mense delle sedi Istat di Roma.
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Al Direttore generale dell’Istat
Dr. Giovanni Fontanarosa
e, p.c.
alla Direzione Centrale per l'attività
amministrativa e gestione del patrimonio
Dr. ssa Luciana D’Orio
al Presidente dell’Istat
Prof. Enrico Giovannini
all’Ing. Massimo Babudri
al Sig. Roberto Rapisardi
alla Sig.ra Anna Fabiani
Oggetto: fruizione locali mensa viale Oceano Pacifico
Egregio Direttore,
con oltre due mesi di ritardo dal primo trasferimento del personale a viale dell’Oceano Pacifico è finalmente attivo presso la nuova sede il servizio mensa. Tuttavia, nell’inaugurare i locali, i dipendenti hanno trovato uno spiacevole cartello affisso nei locali della mensa che, senza che sia possibile ricondurre lo stesso ad alcun firmatario, recita testualmente “Si comunica ai colleghi che è severamente vietato l’uso dei tavoli della sala mensa la mattina per colazione e per chi si porta il proprio pasto a pranzo”.
Questa comunicazione ci lascia sinceramente sbalorditi, oltre che per i toni (“severamente vietato”), soprattutto perché contravviene a un accordo più volte reiterato nei nostri numerosi incontri sull’argomento.
Si era infatti stabilito più volte (anche nell’incontro del 16 maggio u.s cui ha partecipato anche la dott.ssa D’Orio) che i dipendenti avrebbero potuto utilizzare i locali mensa per portarvi cibo portato da fuori, come del resto avviene anche nelle altre mense dell’Istituto, tanto che si era discusso della possibilità concreta di mettere a disposizione un forno a microonde per scaldare cibi (peraltro disponibile nella sede di via Balbo).
Chiediamo pertanto all’Amministrazione di intervenire con urgenza per far rispettare l’accordo preso con codesta organizzazione sindacale in modo da evitare spiacevoli discussioni tra colleghi e gestori della mensa. L’Amministrazione potrebbe d’altro canto suggerire alla GSI che al fine di aumentare la clientela è più utile migliorare la qualità del cibo proposto, piuttosto che indispettire i dipendenti.
Roma, 23 novembre 2011
FLC CGIL ISTAT