Giovedì 19 maggio all’Istat, alla vigilia della presentazione del rapporto annuale, il personale si è mobilitato contro la bozza di riforma Giannini degli Enti Pubblici di Ricerca.
Dalla mattina è stato occupato il contact center e, per paura di contestazioni, l’amministrazione ha deciso di annullare la consueta conferenza stampa all’interno.
Nel pomeriggio si è appreso che non erano confermati gli inviti alle organizzazioni sindacali presenti in Istituto e che in ogni caso sarebbero stati “confinati” nella saletta collegata in streaming alla Camera, per presunti motivi di capienza.
L’assemblea dei lavoratori ha quindi chiesto un chiarimento al presidente, nel corso del quale è stato reso evidente che gli inviti erano sospesi ancora una volta per il timore di eventuali contestazioni e violazioni del “cerimoniale”.
A quel punto l’assemblea ha deciso di continuare l’occupazione del contact center dopo la chiusura serale, per manifestare in modo alternativo la protesta, invitando tutti i lavoratori dell’Istat e degli altri enti pubblici di ricerca a raggiungere il presidio a Via Depretis 74/A, di fronte alla sede centrale di Via Balbo a Roma.
La FLC CGIL, in vista dello sciopero di venerdì 20 maggio che vedrà i lavoratori degli enti di ricerca manifestare davanti al MIUR, esprime la propria solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici dell’Istat, invitando tutto il personale degli enti a partecipare all’assemblea presso il contact center occupato.