A distanza di oltre due mesi dalla diffida inoltrata dalla FLC CGIL all’Istat sul calendario degli adempimenti e sulla tempistica dei pagamenti, mentre ci preparavamo a un successivo passo con i nostri legali, la DCRU ha risposto alla FLC CGIL con una nota.
La replica dell’amministrazione contiene in allegato un nuovo calendario “aggiornato al 1° settembre” che tiene conto di alcuni elementi segnalati dalla diffida della FLC CGIL, che sostituisce quindi il vecchio calendario fornito a giugno.
Sono state inserite nel calendario le erogazioni dei benefici assistenziali relativi al 2015. A luglio sono stati pagati gli acconti dei contribuiti per asili nido e scuole materne e i contributi per le borse di studio (scolastiche e universitarie). Ad agosto sono stati pagati il saldo dei contributi per asili nido e scuole materne, i contributi per il mezzo pubblico e quelli per i libri universitari. A settembre è il turno dei contributi per i libri scolastici, a ottobre saranno pagati gli acconti dei contributi per le spese mediche, a novembre il saldo delle spese mediche e i contribuiti per i soggiorni estivi. L’intera procedura di pagamento quindi sarà chiusa da luglio a novembre, come accaduto l’anno scorso.
E’ stato chiarito che i rimborsi e i conguagli relativi al 730 sono stati pagati nei mesi di luglio e agosto, a seconda della tempistica di invio da parte dell’Agenzia delle entrate. Nella precedente versione del calendario erano stati tutti imputati al mese di agosto.
E’ stato inserito nel calendario il pagamento degli arretrati dell’incremento dell’indennità di ente mensile relativi ai primi mesi del 2017, che saranno erogati a novembre insieme a tutti gli altri arretrati relativi al salario accessorio 2015 e agli aumenti dell’indennità di ente del 2015 e 2016.
Nella nota inoltre l’amministrazione e la commissione si impegnano, per la prima volta nero su bianco, a “concludere entro l’anno la procedura selettiva per il riconoscimento dell’indennità di valorizzazione professionale” (art. 42).
Sulla parte relativa alla distanza troppo lunga tra la contrattazione e l’erogazione di quanto ne discende al personale, l’amministrazione risponde trincerandosi dietro fattori “non interamente governabili dall’amministrazione”, la necessità di pagare in “esecuzione di sentenze dell’autorità giudiziaria” e la “diversa natura e/o tipologia degli emolumenti in questione”.
Pur riservandoci di valutare ulteriori azioni, anche da punto di vista legale, registriamo che l’amministrazione ha comunque finalmente risposto alle domande in una nota scritta, che era il primo risultato che ci ripromettevamo con la diffida di luglio.
Il nostro calendario della contrattazione