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ISTAT: incontro sulle sedi romane

Resoconto della riunione tecnica del 7 febbraio 2020

13/02/2020
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Dopo l'incontro sulle sedi territoriali, si è svolta venerdì 7 febbraio una seconda riunione con il direttore della DCAP Cerasoli. Hanno partecipato le RSU di Roma, che avevano chiesto l'incontro inizialmente, e le organizzazioni sindacali. 

Riportiamo di seguito il resoconto della RSU di Roma, già inviato a tutto il personale.


Incontro sulle sedi romane del 7 febbraio 2020

La coordinatrice della RSU di Roma ha introdotto la riunione ponendo una  serie di richieste di informazione e di intervento, concordate nella  riunione RSU del 4 febbraio 2020, e ha inoltre consegnato alla delegazione  dell’amministrazione (composta da Cerasoli, Tabarro e Crocitto) l’ordine  del giorno dell’assemblea dei lavoratori di viale Liegi del 30 gennaio 2020.
Questi i punti riportati nella riunione:

1.  Si ribadisce l’importanza della convocazione per RSU sulle questioni che  impattano sulla vita dei lavoratori.
2. Si stigmatizzano le inefficienze che si sono verificate fino ad oggi per  i lavori di Liegi chiedendo che siano prese in maggiore considerazione le esigenze dei lavoratori: ad oggi l’incapacità di fornire specifiche  tecniche corrette alla ditta e di controllare il cantiere dei lavori ha determinato ricadute negative sui lavoratori;
 3. Si chiede di avere un responsabile del cantiere a Liegi, capace di interloquire con i colleghi e gli Rls;
 4.  Si chiede di ripristinare al più presto il layout del V piano al più presto in modo da ridurre il disagio dei colleghi che si sono dovuti spostare;
 5.  Si chiedono precisazioni rispetto al numero massimo di postazioni previste per la sede a fine lavori, ribadendo che qualunque aumento delle postazioni deve essere compatibile con i servizi in dotazione e che il numero di 400 è improponibile;
 6. Si riportano le richieste dell’assemblea dei lavoratori della sede di Liegi dello scorso 30 gennaio (80 cm passaggio, mobilio nelle stanze, non far crescere il numero delle stanze da 3 postazioni);
 7. Si chiede di avere per tutte le sedi una tabella con le indicazioni sui metri quadri uso ufficio e la capienza massima;
 8. Si ribadisce la richiesta della navetta per la sede di Liegi;
 9. Si ribadisce la richiesta del bike sharing per tutte le sedi;
 10. Si chiedono informazioni sulla ricerca di immobile in locazione per sostituire la sede di Depretis, e si chiede un aggiornamento sugli spostamenti dei colleghi alla luce della riorganizzazione;
 11. Per la sede Marconi: si chiede di conoscere gli esiti delle misurazioni sul ricambio aria, e di avere avere un aggiornamento sulla situazione della sede, in particolare sui promessi interventi in merito alla riduzione della rumorosità e all'ampliamento dello spazio ristoro. Si chiedono informazioni sulla caduta del pezzo di controsoffitto nella stanza 304 il 4/12 u.s.;
 12. Balbo 39: si chiedono aggiornamenti sulla stanza chiusa e sullo spazio ristoro chiuso ormai da molti mesi;
 13. Balbo 16: ascensori: si chiede di avere una tempistica realistica;
 14. Balbo 16: si chiedono informazioni sui lavori dell’aula magna e si chiede di poter fruire delle aule sostitutive anche per le assemblee.
 15. Tuscolana: si chiede di avere il contratto di locazione del parcheggio e del magazzino, e di conoscere la destinazione d’uso del Magazzino di Tuscolana per valutare eventuali risparmi.
 16.  Si chiede di conoscere il calendario dei lavori previsto per le altre sedi.
 17.  Si ribadisce la richiesta di aumentare numero degli RLS.
 19. Si chiede di valutare la dotazione di defibrillatori in alcune sedi Istat; si chiede un aggiornamento sulla fornitura di nuove sedie per i colleghi;
 18. Si chiedono informazioni su sede unica, anche a seguito sentenza Tar 6 novembre.
 19. Si ribadisce la richiesta di un incontro già sollecitato dalla RSU sulla questione dei consulenti;
 20. Si chiedono aggiornamenti sugli appalti (mensa, vigilanza, facchinaggio e pulizie).

Sui lavori a viale Liegi il direttore Cerasoli ha risposto che il quinto piano sarà sistemato “a stralcio”, mentre per i piani dal primo al quarto sarà predisposto un nuovo layout. Per quanto riguarda il ruolo del servizio tecnico, ritiene che già oggi l’attuale referente dell’ufficio tecnico (a Liegi l’architetto Calandro) abbia l’incarico di controllare il regolare svolgimento dei lavori ed è il referente dell’Istat per la ditta. In ogni caso sta preparando una delibera che chiarirà in generale i ruoli dei responsabili di sede e dei referenti tecnici. Ha inoltre acconsentito alla condivisione con RSU e organizzazioni sindacali del layout del progetto dei  lavori.
E’ previsto lo spostamento delle stampanti condivise nelle piccole stanze agli angoli dei piani. La collaborazione con l’ENEL per la navetta non è risultata possibile. Per altri progetti si rinvia alla creazione della figura del *mobility manager*. Sono arrivate pochissime domande alla *call*.
La sede di Liegi a fine lavori potrebbe contenere fino a 299 postazioni,  per arrivare a 400 sarebbero necessari ulteriori interventi al momento non deliberati. In ogni caso, a fronte delle attuali 220 postazioni, ce ne saranno circa 80 disponibili.
Per giustificare i gravi errori commessi Cerasoli ha inoltre sottolineato che una difficoltà è causata dal fatto che ci sono tre diverse società di manutenzione in contemporanea, per edilizia, cablaggi e condizionamenti.


Sulla nuova sede in centro, la scadenza molto in là nel tempo (a maggio) della “manifestazione d’interesse” è stata decisa per dare tempo ai proprietari di immobile di certificare l’indice di vulnerabilità sismica, che è diventato obbligatorio.
Nel frattempo l’Istat ha avuto degli incontri con l’INAIL, dai quali è emerso che non c’è disponibilità della ex sede ISPESL a via Urbana, mentre sarebbero disponibili dei locali a via Aniene (vicino piazza Fiume), ancora da verificare completamente (costi, lavori da fare, spazi...). Se la manifestazione d’interesse a maggio non dovesse avere esiti probabilmente occorrerà allargare il raggio di ricerca.


Nella sede di via Balbo 16 l’Istat avrebbe avviato un confronto con i vigili del fuoco, per superare i vincoli attuali di sicurezza, che impediscono un utilizzo maggiore delle postazioni. Per l’ascensore fermo ormai da circa 2 mesi, il pezzo mancante sarebbe stato reperito dalla società di manutenzione.


Sui lavori a via Balbo 39, il direttore DCAP non ha fornito una tempistica.


La sede di Depretis 74/b non avrebbe grandi margini di ottimizzazione, secondo il direttore DCAP.


Sulla sede di Piazza Marconi, le misurazioni sono state trasmesse dalla società all’Istat, sui lavori esterni il direttore DCAP non ha cognizione dei tempi. In alcuni casi dopo le misurazioni sono stati necessari alcuni interventi e le misurazioni saranno ripetute. Gli RLS hanno chiesto di poter consultare la documentazione.
Per quanto riguarda il crollo di una mattonella un mese fa, l’Istat ha inviato una nota alla proprietà (EUR Spa), intimandola a non effettuare ricognizioni durante l’orario d’ufficio. Abbiamo chiesto che i responsabili  di sede diano puntuale riscontro alla RSU e agli RLS sugli interventi effettuati a seguito di richieste della RSU e/o degli RLS.


Nella sede di via Tuscolana c’è, secondo Cerasoli, una residua disponibilità di circa 40 postazioni.


Sulla sede unica, i tempi si sono allungati perché il provveditorato ha deciso di sospendere l’affidamento definitivo della progettazione, in attesa del pronunciamento di merito del TAR, previsto per il 30 marzo, sul  ricorso presentato dallo Studio arrivato secondo nella gara. L’Istat ha chiesto di avere la documentazione dei primi 4 progetti (che avrebbero diritto al premio previsto dalla gara) ma non ha ancora ottenuto risposta.
Nel frattempo sono proseguiti i rapporti con l’INAIL, che dovrebbe realizzare i lavori. Non è ancora chiaro se l’Istat sceglierà eventualmente di tenere alla fine per sé la proprietà (rent to buy) o di cederla all’Inail (rent).
Con l’INAIL inoltre l’ISTAT prosegue la collaborazione per diventare - congiuntamente - Polo Strategico Nazionale nel progetto dell’AGID.


Per quanto riguarda la richiesta di rispettare gli accordi presi, di fornire dati aggiornati e di ricondurre nelle sedi centrali una parte dei lavoratori trasferiti la scorsa estate da via Depretis 77 alle sedi periferiche, il direttore Cerasoli ha incredibilmente risposto che l’allocazione concordata all’epoca prevedeva l’assegnazione dei singoli servizi nelle varie sedi. Avendogli ricordato che quella era la proposta  dell’amministrazione, rigettata dai rappresentanti dei lavoratori, e che l’esito era stato diverso, Cerasoli ha rinviato al tavolo con presidente e direttore generale, avendo lui un mero ruolo tecnico.


Sulle gare:
- MENSE: è stata fatta la valutazione tecnica, l’attuale società Ladisa è stata esclusa perché aveva un punteggio troppo basso, sotto il minimo previsto dal capitolato. Va posta la massima attenzione a che l’attuale società non abbassi gli standard nelle condizioni di lavoro e nel servizio erogato, in vista della fuoriuscita dall’appalto Istat.
- PULIZIE e FACCHINAGGIO: il contratto è stato prorogato a maggio, si sta verificando la società arrivata dopo Manital, che è stata esclusa. E’ stato ribadito che occorre la massima attenzione nella fase di passaggio, affinché tutte le attuali lavoratrici siano ricollocate con i corretti inquadramenti contrattuali.
- VIGILANZA: le offerte arriveranno il 9 marzo.


Sulla richiesta di estensione del numero degli RLS, il sollecito di richiesta d’incontro sulle consulenze e la garanzia dell’utilizzo di un’aula per motivi sindacali mentre si effettuano i lavori per l’aula magna, nonché sul rispetto di quanto concordato nei tavoli sindacali della scorsa estate sulla temporaneità del trasferimento di una parte dei lavoratori della DCME in sedi lontane dal centro, il direttore Cerasoli si  è impegnato a riferire al presidente e al direttore generale (e ai loro delegati), non avendo la possibilità di rispondere direttamente.


RSU ISTAT ROMA

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