Dal 1 gennaio 2015, come più volte anticipato nelle nostre comunicazioni al personale negli ultimi mesi, non vige più uno dei blocchi introdotti nel 2010 dalla legge 122, che imponeva di non superare gli stipendi dei singoli lavoratori rispetto a quell’anno. Ciò significa, nel nostro comparto, che non sono più bloccati gli effetti economici delle fasce dei lavoratori di livello I-III, né delle eventuali procedure ex art. 53 e 54 dei lavoratori di livello IV-VIII. Si tratta di un piccolo e parziale risultato del lavoro e delle mobilitazioni organizzate dalla FLC CGIL negli ultimi mesi.
E’ uno dei motivi per cui abbiamo organizzato l’assemblea del 9 dicembre scorso, che ha chiesto con forza al direttore generale di far ripartire la contrattazione integrativa e in particolare le progressioni di carriera, su cui aspettiamo ancora la convocazione allora promessa entro il 15 gennaio.
In quell’occasione chiedevamo, tra le tante cose, di “assicurare nei tempi stabiliti i passaggi di fascia” per ricercatori e tecnologi.
Dalla busta paga del mese di gennaio chi ha ottenuto un passaggio di fascia negli anni 2011, 2012 e 2013 avrà riconosciuto l'"effetto economico", oltre a quello giuridico.
Ma a quanto ci risulta ad oggi 9 gennaio, probabilmente a causa del caos che coinvolge la direzione generale e della lunga pausa natalizia, non si sono invece concluse le procedure relative a chi ha maturato la fascia nell'anno 2014, se non per un solo dipartimento. Alcune decine di lavoratori quindi non vedranno l’incremento di stipendio dovuto in busta paga a gennaio.
E' indispensabile a questo punto che l'amministrazione solleciti con urgenza i dipartimenti affinché chiudano immediatamente le procedure, per predisporre gli adeguamenti in busta paga (e gli eventuali arretrati) nel più breve tempo possibile.
La FLC CGIL è pronta a tutelare i lavoratori in tutte le sedi per eventuali danni economici arrecati dall’inerzia nella gestione dell’Istat.