FLC CGIL
YouTube
Iscriviti alla FLC CGIL

https://www.flcgil.it/@3940129
Home » Enti » ISTAT » Notizie » ISTAT: dopo l'incontro del 29 maggio, riparte la contrattazione?

ISTAT: dopo l'incontro del 29 maggio, riparte la contrattazione?

Firmata l'ipotesi di accordo sul salario accessorio 2016

01/06/2017
Decrease text size Increase  text size
Vai agli allegati

Dopo l'incontro di lunedì 29 maggio 2017 e il comunicato unitario di mercoledì 31 maggio, oggi 1 giugno 2017 la FLC CGIL ha inviato una nota al presidente Alleva, riepilogando le principali questioni affrontate. Questo pomeriggio è stata firmata l'ipotesi di accordo sul salario accessorio 2016 dei livelli IV-VIII.

La sensazione è che su alcune questioni più imminenti, quale quella del salario accessorio del 2016, vi sia stato un impulso reale a un’accelerazione, anche in conseguenza dell’impegno manifestato dal presidente, ma che su tanti altri aspetti vi sia il rischio di tornare ai meccanismi di “stop and go” che abbiamo conosciuto in questi anni, solo parzialmente dovuti a interventi esterni all’amministrazione.

Il prossimo appuntamento è venerdì 9 giugno per la prossima riunione di contrattazione.

Riepiloghiamo le principali questioni affrontate nell'incontro di lunedì 29 maggio.

1) La costituzione del fondo accessorio 2016 IV-VIII

La FLC CGIL aveva inviato lo scorso 19 maggio una nota tecnica, in cui si ponevano diverse questioni e richieste di chiarimento, sul salario accessorio e l’ipotesi di accordo sul 2016, nonché su diverse altre questioni.

Avevamo chiesto una risposta scritta, prima dell’incontro di lunedì, ma non avendola ricevuta, abbiamo innanzitutto posto le stesse questioni durante il confronto con la delegazione di trattativa.

Il dottor Weber ha risposto alle questioni riguardanti la costituzione del fondo accessorio 2016 IV-VIII:

1) La difficoltà nella costituzione del fondo negli scorsi mesi sarebbe stata dovuta a circolari non chiare e a indicazioni contrastanti del collegio dei revisori.

2) Le economie dell’anno precedente fornite dall’amministrazione a marzo erano sbagliate, per un problema di allineamento tra il vecchio sistema di gestione (SIGED) e il nuovo (URBI). Per questo ci sono circa 34mila euro in meno rispetto a quanto era preventivato.

2) Le risorse aggiuntive legate alla modernizzazione non sono state “tagliate”, ma è stata rapportata la percentuale (7,3%) alla parte stabile del fondo, con un risultato similare.

3) Il fondo è stato decurtato calcolando il personale a fine anno, pari a 1.133 persone, non considerando quindi le assunzioni previste nel 2016 e poi effettuate nel 2017.

E’ stato inoltre promesso l’invio alle organizzazioni sindacali della relazione illustrativa già inviata ai revisori, che ad oggi non risulta pervenuta.

2) Il conto terzi

Il dottor Weber e il dottor Calzaroni non sono stati in grado di fornire novità, riportando la versione già nota da circa un anno sull’”evoluzione” del regolamento conto terzi, nonostante il presidente Alleva avesse fatto cenno durante l’incontro del 22 maggio a un documento sostanzialmente pronto, e la stessa delegazione trattante avesse ipotizzato alcune settimane fa un confronto per la fine di maggio.

3) Ipotesi di accordo 2016

Sono state accolte alcune delle proposte delle organizzazioni sindacali: lo stralcio delle novità introdotte sullo straordinario e sulle indennità di disagio e turno, l’eliminazione della tabella iniziale, la cancellazione della frase sulle economie di spesa del 2015 ancora non calcolate e relative all’incremento dell’indennità di ente mensile.

L’ipotesi di accordo per la sottoscrizione è stata inviata nel pomeriggio di mercoledì 31 maggio per il primo giugno, rispettando l’impegno preso al tavolo.

Avevamo chiesto una riduzione delle risorse stanziate per lo straordinario e per le remunerazioni di particolari condizioni di disagio, pericolo e danno, anche vista la diminuzione avvenuta nella parte erogata. Continuiamo a chiederlo per il 2017.

4) La calendarizzazione delle erogazioni

Abbiamo chiesto di fornire delle date per l’applicazione dei vari istituti contrattuali, come peraltro auspicato da Alleva durante il suo intervento. Su questo non ci sono state indicazioni. Gli arretrati relativi al fondo I-III 2014 (ipotesi di accordo firmata il 24 maggio 2016, accordo definitivo firmato il 2 dicembre 2016!) sono stati messi in pagamento il 29 maggio, oltre un anno dopo la firma dell’ipotesi di accordo!

Mancano le date relative a:

1) Gli arretrati relativi al fondo I-III 2015 (ipotesi di accordo sottoscritta il 29 dicembre 2016, accordo definitivo firmato il 26 aprile 2017)

2) Gli arretrati relativi al fondo IV-VIII 2015 (ipotesi di accordo sottoscritta per la prima volta il 22 dicembre 2016, quindi nuovamente il 24 marzo 2017, asseverata dai revisori e per la quale sono trascorsi i 30 giorni di silenzio assenso per le osservazioni dei ministeri vigilanti)

3) I rimborsi dei benefici assistenziali 2015 (ipotesi di accordo firmata il 15 marzo 2017 e asseverata dai revisori, della quale si sono perse le tracce)

4) Ancora più misteriosi sono gli effetti concreti dell’ipotesi di accordo sugli anticipi di fascia, firmata il 29 dicembre 2016 e ancora oggi ferma al collegio dei revisori.

La delegazione al tavolo ha annunciato l’invio “a breve” di un calendario.

5) L’articolo 53

E’ inoltre evidente che la costituzione del fondo relativo al 2017 dei IV-VIII e l’ipotesi di accordo stralcio sulle progressioni economiche (art. 53) sono la priorità assoluta, visto che è sulle risorse da destinare allo strumento che si è più volte fermata la trattativa negli scorsi mesi.

Su questo c’è stato un impegno a costituire il fondo entro breve (15 giorni al massimo) dopo la certificazione del fondo 2016 da parte dei revisori.

Chiediamo che sia inviata alle organizzazioni sindacali una prima delibera di costituzione in vista dell’incontro del 9 giugno.

La costituzione del fondo 2017 dovrà partire da quello del 2016 e considerare le assunzioni previste in base all’emendamento al milleproroghe che consentirà la stabilizzazione dei precari, incrementando proporzionalmente l’ammontare, come esplicitamente previsto dalla norma. Sappiamo che esistono altre questioni relative al fondo 2017, come quella dei fondi derivanti dal piano di razionalizzazione della spesa (sui quali non c’è nessuna chiarezza), ma è rilevante che intanto si inizi a ragionare su un fondo, seppure provvisorio, altrimenti si perde l’obiettivo di realizzare le progressioni entro quest’anno.

6) Il fondo accessorio I-III

Non sono stati forniti i tempi per la costituzione del fondo dei ricercatori e tecnologi relativamente agli anni 2016 e 2017, sui quali pure è ineludibile l’apertura del confronto, anche alla luce dei minori problemi posti da revisori ed enti vigilanti.

7) L’articolo 54

Per quanto riguarda le progressioni di livello, anche alla luce della lettura dei verbali del collegio dei revisori, è evidente che vi sia un’interpretazione abusiva del dettato contrattuale, e che imporre l’utilizzo del fondo a parte sul 54 relativo a un’annualità precedente toglie possibilità a una parte del personale. E’ stato chiesto di tentare di riaprire la partita, relativamente all’utilizzo delle risorse delle cessazioni del 2016, se - come appare evidente - si procederà alle progressioni con valenza giuridica ed economica al 1° gennaio 2017.

Non è stato preso nessun impegno dai delegati presenti in merito, tranne un incontro che si svolgerà il prossimo 9 giugno sul bando dell’articolo 54.

8) Benefici assistenziali

Anche in questo caso, oltre alla calendarizzazione dei pagamenti, crediamo debba essere prevista la costituzione del fondo relativo al 2016 e l’ipotesi di accordo sulla distribuzione. Occorre recuperare il tempo perduto, per avvicinarsi al nuovo regolamento in discussione, sul quale verterà l’incontro del 9 giugno.

9) Piano di fabbisogno 2017-2019

Il presidente Alleva ha ribadito che ci sarà un confronto “aperto” e senza limiti a priori, una volta operata la variazione di bilancio, quindi a luglio.

E’ evidente che se ci sarà effettivamente questo impegno non potrà basarsi su assunti e postulati senza alcun riscontro. Ci riferiamo in particolare alla scelta di scorrere le graduatorie integralmente o per nulla.

La nostra richiesta è, come noto, oltre a quella di anticipare più possibile gli interventi assunzionali già previsti e di mettere a concorso più posti, in particolare al III livello, di riaprire soprattutto la possibilità di utilizzare le graduatorie di III livello del 2004 e - anche solo per poche posizioni - quelle di IV livello del 2007. Sulle graduatorie di I livello, anche comprendendo il necessario ragionamento sugli skill che l’Istat ricerca, a noi risulta che esistano graduatorie aperte praticamente per tutte le aree concorsuali e quindi per tutte le professionalità di cui l’Istat ha bisogno.

Facciamo presente che il Decreto legislativo di riforma del Testo unico, oltre a prevedere uno speciale periodo assunzionale per la stabilizzazione dei precari, si occupa anche di altri temi rilevanti per il personale dell’Istituto, come la possibilità di bandire concorsi speciali riservati al “sottoinquadramento” per il passaggio da un profilo a un altro, nonché norme specifiche per la tutela del personale appartenente alle categorie protette, notoriamente penalizzato e destinato finora dall’Istat ad occupare solo posizioni ai livelli più bassi.

10) Telelavoro

Su questo punto, sul quale c’è un costante rinvio da oltre un anno, la delegazione al tavolo ha detto che probabilmente “entro giugno” potrà essere previsto un confronto. Si è trattato dell’ennesima dichiarazione generica sull’argomento, della quale non possiamo accontentarci.

Mentre il governo sta andando avanti con provvedimenti e circolari applicative e si stanno mettendo in piedi in altri enti della Pubblica amministrazione progetti di “lavoro agile”, il timore è che l’Istituto - dopo un lungo periodo in cui è stato all’avanguardia su questo terreno - rimanga indietro.

11) Mobilità

Sugli incentivi alla mobilità, la delegazione ha sostenuto che occorre fare nuovamente un passaggio con i revisori. Ci risulta che il primo tentativo, con esito negativo, fu fatto la scorsa estate e che dallo scorso dicembre è pronta una nuova versione sostanzialmente definitiva. Perché fino ad oggi non è stato fatto nulla? E quando si intende procedere? Nel frattempo si sta avvicinando la “seconda metà del 2017”, periodo nel quale il Piano di mobilità approvato l’anno scorso prevedeva una nuova call rivolta a tutto il personale.

A tale proposito crediamo sia oltremodo necessario un incontro informativo sulla situazione delle sedi, della loro acquisizione e dismissione (in particolare per la sede dell’EUR, sulla quale ufficialmente non è stato dato alcun aggiornamento), dei lavori e dei tempi previsti per eventuali ulteriori spostamenti, nonché sul progetto della sede unica, all’ordine del giorno dei lavori del Consiglio.

12) Articolo 42

La procedura per l’attribuzione dell’indennità di valorizzazione professionale a 20 (venti!) colleghi continua a non vedere la fine.

Sono trascorsi quasi due anni dal bando e la delegazione di trattativa non è stata in grado di fornire alcun elemento sui risultati della task force messa in piedi alcuni mesi fa per accelerare la selezione.

13) Regolamento sulle missioni

Anche su questo argomento non c’è stata alcuna risposta. Si tratta di un tema discusso oltre un anno fa, sul quale l’amministrazione ha chiuso un ragionamento interno la scorsa estate, eppure non è più stato chiuso, senza apparente motivazione.

Altre notizie da:

I nostri rappresentanti

Servizi e comunicazioni

Servizi agli iscritti della FLC CGIL
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL

Altre notizie da flcgil.it

Seguici su twitter