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Ispezione alla sede centrale: incontro con l'amministrazione ISTAT

Preoccupazione del personale per i trasferimenti imminenti

13/03/2013
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A seguito della nostra richiesta, lunedì 11 marzo si è tenuto un incontro con il Direttore Generale e il Direttore DCAP allargato a tutte le organizzazioni sindacali.
Il Direttore Generale, dopo aver consegnato una parte del verbale relativo all'ispezione dei vigili del fuoco del 13 febbraio scorso, ha sostenuto che l'Istat sta provvedendo ad attuare gli interventi urgenti richiesti, tra cui la predisposizione di un centro permamente per la gestione delle emergenze e la costituzione di una squadra di 4 persone addetta alla vigilanza permanente della sede.
Dalla sede di via Balbo sarà necessario spostare circa 130-140 persone, ma il numero definitivo, ad un mese dal sopralluogo, ancora non si conosce. Lo spostamento deve essere fatto entro i primissimi giorni di aprile, a meno di deroghe di durata imprecisata. In ogni caso, a conclusione dei complessi lavori di ristrutturazione richiesti, soltanto 30-40 persone potranno verosimilmente tornare nella sede di via Balbo, mentre per tutte le altre l'imminente trasferimento sarà irreversibile. La sede di destinazione dovrebbe essere per tutti via Tuscolana: l'unica che al momento ha posti disponibili. In questa situazione di emergenza il Direttore Generale sta predisponendo un piano "con la dirigenza", per decidere chi dovrà cambiare sede.
Dopo aver sollevato la nostra perplessità sull'improvvisa "scoperta" di uno stato così grave di mancata osservanza delle norme sulla sicurezza, abbiamo chiesto che siano attivate immediatamente sessioni straordinarie di mobilità volontaria. Altro strumento da utilizzare è il telelavoro: l'Amministrazione, secondo la FLC CGIL, deve predisporre un bando straordinario con un numero di posti eccedente i limiti attualmente previsti, per consentire ai dipendenti di limitare il disagio derivante da uno spostamento di sede improvviso.
Invitiamo inoltre il Direttore Generale a non limitarsi alla "consultazione" della dirigenza, ma ad assumere un quadro esaustivo in primo luogo dei casi di maggior disagio, a partire da chi usufruisce per se stesso o per altri  dei permessi per handicap, e dei casi in cui il traferimento di sede comporterebbe per il lavoratore un aggravio insostenibile rispetto ai tempi di trasferimento casa-ufficio, come accadrà per molti dei dipendenti che vengono da fuori Roma.
Questa vicenda si tradurrà nelle prossime settimane in un peggioramento pesantissimo della condizione di lavoro per molti lavoratori dell'Istat. Eppure il cantiere, che per un anno ha bloccato la scalinata interna di via Balbo, in soli 3 giorni è stato smantellato dopo l'intervento dei Vigili. Eppure le maggior parte delle inadempienze in merito alla sicurezza individuate nel verbale dei vigili del fuoco erano già segnalate nell'ultimo DVR (documento di valutazione dei rischi) redatto dal Servizio prevenzione e protezione dell'Istat oltre un anno fa, sulla base del quale gli Rspp avevano chiesto la realizzazione di documenti e interventi. Aggiungiamo che già nel 2007 l'Istat aveva predisposto, in accordo con i Vigili del Fuoco, un piano di lavori proprio per le gravi carenze nella sicurezza della sede di via Balbo. Riteniamo doveroso che l'Amministrazione dell'Istat, per trasparenza e rispetto dei lavoratori, accerti le eventuali responsabilità di chi era tenuto a monitorare e gestire la messa in sicurezza della sede centrale dell'Istat.
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