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In arrivo il nuovo direttore del personale? Ma l'ISTAT è un'altra cosa

Mentre il presidente Golini è alla fine del suo percorso, sarebbe incredibile una nomina non all'altezza

30/05/2014
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Oggi, oltre un anno dopo le dimissioni dell’ex presidente Giovannini, siamo forse vicini all’indicazione da parte del Parlamento del nuovo presidente dell’Istat.

In questi mesi di gestione ad interim la questione dei ruoli vacanti dei Direttori e capi dipartimento  giunti a scadenza, è stata affrontata dal professor Golini scegliendo di non procedere ad alcuna nuova nomina. Una scelta criticata dalla FLC CGIL, specialmente nel caso del Dipartimento dei Censimenti e Archivi, posizione strategica in questa fase, sulla quale il Consiglio si era correttamente espresso con la decisione di assegnare stabilmente l’incarico. In quel caso il presidente facente funzione ha ritenuto di seguire un’altra strada, assegnando un interim poco opportuno al Direttore delle statistiche sociali.

Stupiscono le insistenti voci che danno in dirittura d’arrivo la scelta per un incarico strategico come quello del Direttore del Personale. Lo stupore si trasforma in allarme e preoccupazione se si confermasse la voce tanto insistente quanto imbarazzante, secondo cui sarebbe in arrivo un dirigente non adeguato a ricoprire quel ruolo, scelto per giunta secondo logiche che rispondono a criteri “amicali” e orientate all’allargamento della “lobby” di qualche capo dipartimento in fase espansiva. 

Se non si è nella condizione di operare scelte istituzionalmente idonee è bene restare fermi e non compiere alcuna scelta, in coerenza per altro con la condotta fin qui tenuta.

Per mesi durante la gestione Giovannini l’Istat ha rischiato di apparire  come la camera di compensazione per la ricollocazione dei dirigenti del Ministero dell’Economia,  entrati all’Istat in numero consistente. Avendo il governo in carica attivato tagli e riorganizzazioni dirigenziali in varie amministrazioni pubbliche a partire proprio dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, occorre evitare che persista oggi questa odiosa immagine, poco consona ad una istituzione come l’Istat.

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