Oltre due mesi dopo la conclusione dei lavori della seconda commissione, che doveva riparare agli errori di quella che aveva operato lo scorso anno, la Direzione Generale ha pubblicato finalmente, terminati i controlli, la nuova graduatoria per il primo gradone dell'articolo 53, martedì 15 ottobre, come "promesso" negli ultimi incontri.
La nuova graduatoria contiene punteggi molto diversi rispetto alla precedente, con colleghi che "guadagnano" o "perdono" molte posizioni. C'era da aspettarselo, visto che la nuova Commissione ha avuto il mandato di rivedere da capo tutti i criteri: non il semplice riproporzionamento.
Consigliamo ai colleghi che vogliano vederci chiaro, in particolare a coloro che sono passati dallo status di "vincitore" a quello di "idoneo", di fare accesso agli atti per verificare se questa volta la Commissione ha lavorato bene.
Il giorno dopo è già uscita una "rettifica", che precisa quello che già era noto, cioè che il nuovo inquadramento e il pagamento degli arretrati potranno cominciare solo una volta certificato l'accordo sul salario accessorio 2018.
Ricordiamo che l'ipotesi di accordo è stata firmata dalle organizzazioni sindacali e dall'Istat il 30 luglio. A quanto sappiamo, il collegio dei revisori avrebbe dato un parere positivo, ma non sappiamo se l'amministrazione ha già inviato l'ipotesi di accordo a MEF e Funzione Pubblica, che hanno 30 giorni poi per esprimere eventuali pareri.
Abbiamo quindi inviato una specifica nota, chiedendo da una parte di fornire un'informativa ufficiale e chiara sullo "stato dell'arte" in modo che il personale possa farsi un'idea sulla tempistica della chiusura di questa infinita trafila, dall'altra di trovare una soluzione per il danno provocato ai colleghi che sono fuoriusciti dal numero dei vincitori. Per noi è possibile e auspicabile, come diciamo da mesi, un ampliamento della graduatoria.