Un nodo ancora irrisolto. All'ISTAT i capi unità operativa sono "dirigenti" per la intranet e ogni volta che fa comodo all'amministrazione, come ad esempio quando l'anno scorso e ancora in questi giorni si sta tentando di coinvolgerli nell'attività (sperimentale!) di "valutazione della performance". Ma non sono certo "dirigenti" quando si deve tradurre quell'appellativo in busta paga. L'articolo 22 del DPR 171/1991 infatti concede un'indennità a chi dirige una struttura, ma l'ISTAT la concede solo a chi dirige un servizio.
I sindacati propongono da anni un tavolo per affrontare la questione una volta per tutte, cercando di normare anche i reali compiti dei "capi unità operativa", così come i meccanismi di selezione. L'ISTAT promette di volta in volta di ragionarci su, per poi lasciare le cose come stanno. Questo nonostante le numerose ristrutturazioni e riorganizzazioni che si sono succedute.
Nei nostri archivi abbiamo trovato una prova di questo comportamento. Si tratta della dichiarazione a verbale dell'allora capo delegazione dell'amministrazione ISTAT, Paolo Garonna, oggi segretario generale della FeBAF (Federazione delle Banche, Assicurazioni e Finanza), che si impegnava, il 31 luglio 1998, ad adoperarsi per risolvere una volta per tutte la questione, anzi per una sua "positiva conclusione".