Nella nota dello scorso 3 settembre, sulla quale attendiamo ancora risposte, indicavamo tra le priorità da affrontare quella dell'orario di lavoro, su cui non si è più discusso dopo l'accordo firmato nel 2008. Chiedevamo di "ridare libertà e responsabilità alle persone che lavorano all'Istat, sburocratizzando, snellendo e semplificando i procedimenti e i controlli amministrativi".
Una risposta del tutto insufficiente, ma comunque sensata, da parte dell'amministrazione sembrava essere arrivata sul "permesso per gravi motivi" (codice 529). E' infatti cominciata a circolare qualche settimana fa la voce ("ufficializzata" da cartelli affissi in alcuni posti distaccati) che l'Istat aveva rivisto la "casistica". Come noto, essendo il permesso autocertificato e limitato a tre giornate all'anno (o le equivalenti 21 ore e 36 minuti), la FLC CGIL ha sempre chiesto di svincolarne l'utilizzo da assurde interpretazioni "caso per caso" da parte dell'amministrazione, come è successo negli ultimi anni.
Riportiamo qui le "nuove casistiche" previste:
1) Trasloco per cambio di domicilio, residenza o abitazione
2) Lutto di parenti non rientranti nella casistica di permesso lutto
3) Sciopero dei mezzi di trasporto
4) Eventi metereologici di particolare rilevanza
5) Espletamento di pratiche presso uffici notarili/bancari
6) Altri eventi documentabili, che verranno valutati di volta in volta dall’Ufficio EPL/C (ad es. scuole chiuse per sciopero etc. ...).
Alle voci non è però seguito nulla di ufficiale, la pagina della intranet dedicata ai permessi è da tempo in manutenzione, i cartelli sono scomparsi e si è arrivati in queste giornate a un vero e proprio caos, legato all'emergenza meteorologica che ha colpito soprattutto la città di Roma e che palesemente rientra tra i casi esplicitati dall'amministrazione. Dopo numerose segnalazioni, il posto distaccato ha girato ai dipartimenti un'email "esplicativa", che in tempi e modi diversi è stata quindi inoltrata ai lavoratori (non tutti) che conferma le nuove casistiche. Nonostante ciò, crediamo sia necessario fare chiarezza con un comunicato ufficiale dell'amministrazione a tutto il personale.
Va innanzitutto specificato che tutte le casistiche dei “gravi motivi personali o familiari” previsti dall'articolo 8 comma 1 punto 4 del CCNL 1998/2001 sono fruibili sia a giornata intera (tre giorni l'anno), sia frazionati ad ore (21 e 36 all'anno). L'ambigua nota inviata dall'amministrazione in questi giorni sembra invece dividere in modo arbitrario tra le casistiche “nuove” diverse da quelle legate a motivi medici, che avrebbero solo una fruizione “a giornata”, e quelle per visite ed esami specialistici, fruibili sia ad ore che a giornata intera.
Sempre in questi giorni, ai dipendenti viene chiesto di compilare il piano ferie per il periodo natalizio. Molti lavoratori sono rimasti sorpresi nel leggere nei fogli excel predisposti dall'Istat la dicitura “2-5 gennaio chiusura obbligatoria delle sedi”.
Sappiamo che l'amministrazione ha effettuato nelle scorse settimane una ricognizione presso le strutture per verificare l'effettiva praticabilità della scelta di chiudere le sedi in quei giorni. Non abbiamo invece avuto nessuna comunicazione in merito agli esiti di questo monitoraggio, né è stato ufficializzato in alcun modo il provvedimento di chiusura per il 2 e il 5 gennaio 2015. Se, come crediamo, è stato deciso che quei giorni l'Istituto potrà rimanere chiuso senza danno per le attività lavorative, anche in questo caso riteniamo sia necessario e urgente un comunicato ufficiale che informi il personale della scelta, anche in modo da organizzare tempestivamente le attività personali e di lavoro dei lavoratori. In ogni caso abbiamo chiesto di visionare l'esito di questo monitoraggio perché ci sembra che nelle passate esperienze si sia perso il senso stesso di un provvedimento di questo genere, cioè generare risparmi. A questo proposito se anche una sola delle sedi romane dovesse rimanere aperta le ragioni di una eventuale chiusura verrebbero meno. Allo stesso modo riteniamo la chiusura nelle altre sedi territoriali piuttosto inutile e debba (eventualmente) essere decisa in autonomia dai dirigenti territoriali sentite le Rsu.
Abbiamo quindi inviato una nota all'amministrazione chiedendo di fare chiarezza e ci aspettiamo, d'altra parte, di potere cominciare a discutere di come adeguare l'orario di lavoro a un ente di ricerca meno burocratico, più efficiente e meno rigido nei confronti del personale.
L'amministrazione ha riposto, sul permesso per gravi motivi, che "non ritiene utile alcun confronto, trattandosi di informazioni interne". "L’inoltro alle segreterie di direzione delle casistiche del permesso per gravi motivi, compresa la nuova casistica, aveva il solo scopo di anticipare, per comodità delle segreterie e per favorire il personale, la prossima pubblicazione delle schede intranet relative all'aggiornamento della casistica per la fruizione del permesso per gravi motivi".
"Si conferma che le novità introdotte sono chiaramente a favore del personale e non comportano alcun disagio o pregiudizio".
Per quanto riguarda la chiusura delle sedi Istat nei giorni 2 e 5 gennaio, le organizzazioni sindacali sono state chiamate per un incontro il prossimo giovedì 27 novembre 2014.