Sede di Milano: quali scenari si prospettano?
Il 28 giugno si è svolta una riunione in presenza tra l’Amministrazione e i dipendenti dell’UT di Milano.
Il Direttore Generale ha illustrato gli elementi di contesto di quella che ha definito “una normale negoziazione tra Istat e Unioncamere” che detiene la proprietà dell’edificio.
Le ipotesi che si prospettano possono essere temporizzate al breve, medio e lungo termine. In particolare quelle presentate oggi possono essere definite intermedie.
Il Direttore Zaccaria ha quindi illustrato le due ipotesi, entrambe supportate dallo studio degli spazi e del soddisfacimento del fabbisogno attuale del personale (numerosità dipendenti, presenza della sala ristoro, postazioni del Laboratorio ADELE, presenza della sala riunioni).
Premesso che Unioncamere ha la necessità di entrare nuovamente in possesso del secondo piano, che è uno dei due piani occupati dal personale Istat, la prima ipotesi colloca i dipendenti tutti su un piano in stanze da due, tre e quattro persone, rinunciando alla sala riunioni.
La seconda ipotesi prevede il ricorso al desk sharing su un piano, attualmente in una fase pilota per l’Istituto.
Sono stati quindi ascoltate le posizioni dei colleghi, che hanno evidenziato diverse criticità per entrambi gli scenari, ma anche l’opportunità di rimanere in un contesto lavorativo comodo da un punto di vista logistico.
Le Organizzazioni Sindacali:
FLC CGIL – FSUR CISL – FGU Ricerca – SNALS-CONFSAL Ricerca – ANIEF Ricerca