Pubblichiamo di seguito la comunicazione unitaria al personale inviata il 2 novembre sull'incontro che si è tenuto giovedì scorso. L'amministrazione ha nuovamente cambiato idea sull'utilizzo delle risorse aggiuntive in base alla modernizzazione, non vuole ad oggi parlare di piano di fabbisogno, dotazione organica e scorrimenti di graduatorie, ammette di avere sbagliato la delibera di costituzione del fondo 2015, conferma l'"impegno" per la stabilizzazione dei precari, anche se non ci sono riscontri nella legge di bilancio.
CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA ALL’ISTAT: TRA REFUSI E SCARSA CHIAREZZA, LA SITUAZIONE APPARE LA STESSA DA OLTRE UN ANNO E MEZZO
In apertura il direttore generale ha espresso la volontà di lavorare insieme alle organizzazioni sindacali per arrivare a una soluzione, ribadendo l’impegno dell’amministrazione sulla norma ad hoc per poterestabilizzare tutti i precari dell’Istat, per poi lasciare il suo delegato Paolo Weber e quello del presidente Manlio Calzaroni a illustrare le “novità”. Novità che purtroppo non sono quelle che ci si aspettava. L’incontro di giovedì 27 ottobre si è quindi rivelato l’ennesima fumata nera.
Innanzitutto sul piano di fabbisogno ancora una volta l’amministrazione non ha preso alcun impegno serio e vero per modificare la dotazioneorganica e garantire il principio di pari opportunità di accesso alle progressioni di livello IV-VIII, nonché per facilitare lo scorrimento delle graduatorie esistenti, come chiesto da tempo dalle organizzazioni sindacali.
L’amministrazione si è limitata invece a comunicare che il piano “ponte” relativo al 2015-2017 non è ancora “bollinato” dai ministeri vigilanti e che l’Istat ha già comunicato 3 variazioni al piano: l’ultima relativamente alla richiesta di 3 funzionari di amministrazione all’interno del portale della mobilità dalle province.
Ciò indurrebbe l’Istituto a ritenere di poter bandire eventualmente i concorsi riservati “D’Alia” anche nel 2017 e 2018, nonché a potere utilizzare le risorse assunzionali anche dei prossimi anni.
Ciò che è molto grave è come sia facile e immediato per l’amministrazione effettuare una modifica del Piano di Fabbisogno per tre funzionari di amministrazione provenienti dalle Province mentre sembra essere un tabù anche solo parlare di modifiche a vantaggio di tutti i lavoratori di questo istituto: la modifica della dotazione organica è solo una questione di volontà.
In merito alle progressioni di livello IV - VIII poi la delegazione ha ammesso di avere commesso un errore dicendo che la firma dell’accordo sull’articolo 54 avrebbe permesso l’immediato avvio del bando senza passare dalla certificazione di revisori e ministeri vigilanti.
Ciò comporta che non c’è una credibile possibilità di finire la procedura nel 2016 e di far valere di conseguenza le decorrenze al 1° gennaio di quest’anno.
L’amministrazione avrebbe accertato definitivamente (?) attraverso contatti dell’ultimo minuto con l’Aran che le risorse aggiuntive variabili legate alla riorganizzazione non si possono traslare da un anno all’altro e vanno accertate a consuntivo, attraverso una procedura non ancora chiara. Ciò che era stato accettato prima viene smentito alla riunione successiva.
Ciò significa in pratica che i 640mila euro aggiuntivi per i lavoratori IV-VIII, se saranno effettivamente inseriti nelle delibere, andrebberointeramente alla produttività collettiva e individuale, a meno di ulteriori passaggi ad oggi non chiari, e quelli per i I-III a “saldo” dell’indennità per oneri specifici.
L’amministrazione ha inoltre comunicato che le indennità spettanti alle squadre di sicurezza devono essere pagate dal fondo del salario accessorio: ad oggi ammontano a circa 40mila euro, che secondo le organizzazioni sindacali dovranno essere pagati da risorse variabili.
D’altra parte l’amministrazione sembra aver accettato l’idea di portare da un anno al successivo i residui delle poste fisse del fondo, ovvero quelli derivanti da indennità di ente annuale e mensile e dalle progressioni economiche (articolo 53). Ciò consentirebbe di allargare lo spazio di contrattazione sul 2016-2017 per articolo 53 e indennità di ente mensile.
Le organizzazioni sindacali hanno ribattuto ponendo dubbi sulla coerenza delle posizioni dell’amministrazione, visto che il fondo deliberato il 18 ottobre non include tra le risorse disponibili per la contrattazione I 642mila euro aggiuntivi. L’amministrazione ha sostenuto che si è trattato di un refuso, quindi la delibera sarà corretta. Attendiamo quindi la Delibera di correzione.
E’ stato quindi chiesto - per l’ennesima volta - di discutere su dati e numeri certi. E’ stata fornita una tabella con lo “storico” dei residui delle risorse fisse degli ultimi anni, ma le cifre del 2015 non corrispondono con quelle comunicate dalla stessa amministrazione a luglio (sono decisamente minori). L’amministrazione ha dichiarato che i numeri forniti a luglio erano sbagliati e che i calcoli odierni sono corretti.
La discussione è quindi proseguita a lungo senza grandi passi avanti. Le organizzazioni sindacali hanno chiesto, per proseguire una trattativa reale e proficua, i numeri definitivi sul 2015 e il 2016, nonché eventualmente sul 2017, e un impegno reale sulla revisione della dotazione organica,visto che è evidente che le progressioni avranno luogo il prossimo anno, anche se crediamo sia necessario arrivare a un accordo complessivo prima possibile.
Abbiamo inoltre trattato il tema della necessità di finanziarie gli straordinari con risorse variabili. La rigidità con la quale l’amministrazione si approccia a questo tema è semplicemente incomprensibile. A fronte di una situazione così complicata non resta che utilizzare tutte le risorse fisse per finanziare aumenti di indennità di ente mensile, progressioni art. 53 e finanziare le poste variabili con le risorse variabili.
Per questo nei prossimi giorni le organizzazioni sindacali si confronteranno per proporre un “pacchetto” credibile di proposte su tutti gli aspetti relativi alla dotazione organica, l’indennità di ente mensile, le progressioni articolo 53 e 54, l’indennità per oneri specifici e le anticipazioni di fascia di ricercatori e tecnologi all’amministrazione, che nel frattempo deve fornire la costituzione del fondo 2015 per IV-VIII e I-III nonché una bozza per il 2016 e una proiezione per il 2017.
Abbiamo ribadito che bisogna partire subito con un ragionamento sugliscorrimenti delle graduatorie a tutti i livelli, che le modifiche alla dotazione organica sono anch’esse improcrastinabili e alcune categorie di lavoratori sono ingiustamente penalizzate dall’inerzia su questo punto dell’amministrazione, e che va chiarito quanto prima il percorso di stabilizzazione dei precari in tutti suoi aspetti.
Su questi punti la risposta dell’amministrazione è stata largamente insoddisfacente, limitandosi a dire che queste questioni saranno discusse con la presentazione del piano di fabbisogno 2016-2018.
L’amministrazione si è inoltre impegnata a costituire il fondo 2015 per i benefici assistenziali nella prima metà del mese di novembre e a proporre il relativo accordo entro fine mese, insieme a una nuova bozza del regolamento, nonché a erogare il saldo di quanto dovuto per il 2014 nello stesso mese.
FLC CGIL - FIR CISL - UIL RUA - ANPRI
2 novembre 2016