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Vigilanza e portierato Istat: la società mette in mobilità i lavoratori

La FLC CGIL chiede di impedire i licenziamenti e di fare rispettare i termini della gara d'appalto

07/08/2015
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Il 9 gennaio 2015 è uscito il bando Istat per l’assegnazione dei servizi di guardiania delle sedi romane.

Nelle ultime settimane la società AXITEA, che gestisce una parte del servizio, ha dichiarato lo stato di crisi e fatto partire la procedura di mobilità per una parte consistente dei propri dipendenti, tra cui alcuni dei nostri colleghi che da anni svolgono il servizio presso le nostre sedi.

La Flc Cgil ha chiesto all’Istat, ovvero al dirigente del servizio LTA e quindi al Direttore Generale, che è anche direttore ad interim della DCAP, di vigilare sul rispetto di quanto previsto dal bando di gara, dal relativo capitolato e da quanto precisato nelle risposte alle richieste di chiarimento pubblicate dall’Istituto.

In particolare al punto 4.1 del capitolato tecnico si precisa che:

“Al fine di mantenere inalterati i livelli occupazionali, la Società aggiudicataria ha l’obbligo di assorbire ed utilizzare nell’espletamento del servizio prioritariamente la forza lavoro impiegata dall’azienda uscente che abbia svolto la propria attività nell’appalto in corso, in via esclusiva o prevalente presso le sedi Istat, da più lungo tempo e comunque da non meno di sei mesi dal momento della pubblicazione del bando di gara”.

Nelle risposte alle richieste di chiarimento pubblicate poi il 3 febbraio 2015 l’Istat ha precisato che:

 “L’organico della società attuale” “alla data di emanazione del bando è composto da n. 30 unità” (e non 27 come scritto nel capitolato), di cui 15 per portierato e 15 per vigilanza armata fissa (GPG).

L’anzianità di tutti i dipendenti, elencata insieme al livello, la tipologia di assunzione e la data di assunzione è superiore ai 6 mesi previsti dal capitolato.

Quindi abbiamo chiesto già da alcune settimane all’Istat di verificare che l’azienda che si aggiudicherà l’appalto, a prescindere dalle proroghe che ci sono state e che eventualmente ancora ci saranno nella procedura di gara, assuma, come previsto dal bando, prioritariamente i lavoratori che erano addetti al servizio al momento dell’indizione della gara, con le medesime mansioni e anzianità di servizio, senza attuare operazioni dal sapore truffaldino, ad esempio intascando incentivi alle assunzioni e contemporaneamente demansionando i lavoratori riassunti.

La situazione ha avuto una rapida evoluzione negativa in queste ore, in cui stanno arrivando le prime lettere di messa in mobilità per alcuni lavoratori AXITEA.

Abbiamo incontrato oggi il direttore generale Antonucci, che si è impegnato a tutela dei lavoratori del servizio di guardiania, e – su nostra richiesta – a vigilare al momento del passaggio alla nuova ditta sul rispetto delle regole di assunzione e sulle condizioni contrattuali ed economiche.

Continueremo a seguire questa vicenda, che rischia di diventare un ulteriore capitolo della storia degli appalti per servizi all’Istat, che in questi anni hanno – a causa del principio del massimo ribasso – causato già riduzioni salariali per i lavoratori, a fronte della continuità di servizio. Proponiamo di stipulare un'intesa per cambiare le regole sugli appalti, introducendo clausole sociali, come già in parte è stato fatto proprio in occasione di questa gara, diverse da quelle semplicemente economiche e a garanzia per i lavoratori, e contemporaneamente una migliore qualità del servizio offerto al personale dell’Istat.

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