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Valerio Fiorespino nominato capo del dipartimento “trasversale” dell’ISTAT

Il direttore del DIRM viene dalla RAI!?!

01/09/2016
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Dopo due call andate a vuoto, al terzo tentativo finalmente il presidente Alleva ha nominato il direttore di uno dei due dipartimenti previsti dalla riorganizzazione, quello più “innovativo”: il Dipartimento per la raccolta dati e lo sviluppo di metodi e tecnologie per la produzione e diffusione dell’informazione statistica (DIRM): Valerio Fiorespino, a fine aprile di quest’anno “cacciato” dai nuovi vertici dell’azienda radiotelevisiva di Stato, la RAI.

Come specificato nell’avviso di ricerca, “il Direttore del DIRM è responsabile della progettazione, integrazione e sviluppo del complesso dei servizi necessari alla produzione e diffusione dell’informazione statistica. In tale funzione sovrintende e coordina, avvalendosi di una struttura dirigenziale di livello non generale, le quattro direzioni centrali inerenti la raccolta dei dati, le metodologie, le tecnologie dell’informazione e comunicazione, la diffusione e comunicazione delle informazioni statistiche prodotte. Inoltre, progetta e guida l’armonizzazione delle attività dei nuovi uffici territoriali, costituiti in gran parte su base inter‐regionale. E’ componente del Comitato di Presidenza dell’Istituto”.

Tra le tante competenze presenti nel grande dipartimento trasversale dell’Istat, dal curriculum di Valerio Fiorespino non ne emerge però nessuna, avendo un percorso professionale totalmente “amministrativo” tutto interno alla RAI, fino ai vertici delle “risorse umane”. Al di là delle cronache che hanno interessato più volte il nuovo capo dipartimento come ex dirigente RAI, dove percepiva uno stipendio di circa 300mila euro all’anno ed era da molti professionalmente stimato, è difficile scorgere nella sua storia lavorativa quelle competenze che immaginavamo fossero necessarie per ricoprire tale incarico. Laureato in giurisprudenza, capo del personale, non risulta infatti avere mai avuto a che fare con la ricerca e tanto meno con la statistica. Probabilmente non abbiamo ancora capito lo spirito della “modernizzazione” e quindi è colpa nostra quella di non intravedere nessuna corrispondenza tra la biografia del dirigente e l’incarico che dovrà ricoprire. Il presidente, forse per la prima volta nella storia dell’Istituto, è uscito al di fuori della comunità tecnico-scientifica e accademica per scegliere un dirigente tecnico. Dopo avere lasciato che a dirigere ad interim il DIQR e poi il DIRM fosse per oltre un anno il direttore generale, con questa nomina Alleva certifica il passaggio del mega dipartimento a una gestione meramente manageriale e amministrativa rendendolo quindi dal punto di vista dirigenziale analogo a un grande servizio di "supporto" all'attività di produzione e ricerca come la direzione generale.

Eppure il DPR 166/2010, che la FLC CGIL ha contrastato proprio per l’introduzione all’Istat della “dirigenza amministrativa”, a noi pare molto chiaro per quanto riguarda la direzione dei dipartimenti di produzione e di ricerca, per i quali si procede alla nomina “di un dirigente di ricerca o di un dirigente tecnologo o di un dirigente di amministrazioni pubbliche, ovvero di un esperto della materia, con contratto individuale di durata non superiore a tre anni rinnovabili, previa valutazione comparativa dei requisiti culturali, professionali e scientifici e degli incarichi ricoperti”. 

Nel comunicato diffuso stamattina sulla Intranet dall’Istat si legge che Fiorespino è stato selezionato “nell’ambito di un ampio e qualificato ventaglio di manifestazioni di interesse”: siamo davvero curiosi a questo punto di sapere quali siano le caratteristiche degli altri candidati. Ma temiamo che anche questa volta la richiesta di trasparenza sugli incarichi non riceverà alcuna risposta: evidentemente la gestione del presidente Alleva non è compatibile con i basilari principi di trasparenza che un Ente di Ricerca dovrebbe salvaguardare.

Il direttore del DIRM dovrà affrontare molte questioni, tra cui le posizioni che sono ancora vacanti all’interno del dipartimento e quelle che si renderanno libere a breve. Le direzioni dell’informatica e della comunicazione sono infatti in scadenza e per la prima è già uscita l’apposita call. Se si applicherà un principio di par condicio ci aspettiamo a questo punto che i nuovi direttori potrebbero provenire da Mediaset e dalla 7…

Sempre dal comunicato diffuso sulla Intranet apprendiamo che Fiorespino “nei prossimi giorni sarà presentato al personale”, ma nella delibera allegata, che non chiarisce quale sarà il trattamento economico del nuovo direttore “entro il valore massimo di 185mila euro”,  è scritto che l’incarico partirà solo tra un mese, ovvero il 1° ottobre. Nel frattempo il direttore del DIRM potrebbe studiare insieme al presidente Alleva la modernizzazione e chiarire finalmente, ad esempio, quale sia il ruolo assegnato agli uffici territoriali dell’Istat nel nuovo disegno: su questo punto sono mesi infatti che le richieste sindacali non trovano alcuna risposta, in attesa - si diceva - della nomina del nuovo capo dipartimento.

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